Bulgaria e Azerbaigian rilanciano il gasdotto Nabucco a fianco del Tap
Alle spalle, il gigante russo Gazprom preme per il South Stream
La Bulgaria e l'Azerbaigian vorrebbero far rivivere il progetto di gasdotto Nabucco, ormai considerato morto dagli osservatori del settore energetico. Ad affermarlo è stato il primo ministro bulgaro Boiko Borisov, che ha ricevuto a Sofia il presidente azero Ilham Aliev. “Oggi andremo col presidente Aliev dalla Commissione Ue a presentare il progetto per la rinascita del Nabucco“ scrive l'agenzia di stampa Novinite. Borisov ha inoltre sottolineato che la Bulgaria “è stata un membro estremamente leale dell'Ue“, avendo rispettato “tutti gli impegni del Terzo pacchetto energia“.
Il riferimento è alla decisione di Sofia di non sbloccare la costruzione del gasdotto russo South Stream nel suo territorio, congelata su impulso dell'Ue. In seguito a questa decisione, la Russia ha bloccato il South Stream annunciando che il suo gas verrà veicolato attraverso un nuovo tracciato in Turchia.
Il Nabucco, uno dei progetti nell'ambito del cosiddetto Corridoio sud che dovrebbe portare il gas del Caspio in Europa. Nel 2013 è stato messo da parte, mentre si è dato impulso al Gasdotto tran-Adriatico (Tap).
La Bulgaria è fortemente dipendente dalle forniture di gas dalla Russia. Mosca, dopo la decisione di Sofia sul South Stream, ha accusato il paese europeo di subalternità.