Carburanti. Ecco le nuove regole per disinquinare i 23mila distributori
Sono state introdotte semplificazioni per consentire il risanamento
Gli impianti di distribuzione dei carburanti rappresentano in Italia, secondo recenti dati Ispra, circa il 20% dei siti potenzialmente contaminati del territorio nazionale. La loro diffusione in tutte le zone urbane e in aree fortemente antropizzate, assieme alla natura degli inquinanti riconducibili a queste attività, hanno reso necessaria una disciplina semplificata.
Ma quanti sono i distributori di benzina? Non vi sono dati precisi, poiché numerosi punti vendita sfuggono a censimenti dettagliati, come molte “pompe bianche” che non hanno le insegne delle compagnie petrolifere, oppure i rivenditori interni a stabilimenti industriali o autoparchi. Secondo le stime del sindacato dei benzinai Faib, al 2011 i punti vendita carburante erano oltre 3mila.
La ristrutturazione della rete di vendita, con la chiusura di molti vecchi e piccoli impianti marginali, richiede un intervento di disinquinamento perché spesso il terreno sotto i vecchi distributori è impregnato di idrocarburi; le cisterne più vecchie spesso disperdono nel sottosuolo parte del contenuto. Per questo motivo il ministero dell'Ambiente, in attuazione delle previsioni contenute negli articoli 252, comma 4, del decreto legislativo 152/2006 e 242, comma 13 bis, ha predisposto un regolamento che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23 marzo.
Il regolamento disciplina i criteri, le procedure e gli obiettivi di intervento, tenendo conto dell'effettivo utilizzo e delle caratteristiche ambientali delle aree dei punti vendita carburanti, come delle aree limitrofe. L'obiettivo è prevenire, ridurre ed eliminare nel modo più efficace i rischi per la salute dovuti alla potenziale esposizione a sostanze inquinanti.
Le nuove procedure consentono la rapida attuazione degli interventi di bonifica sulla rete di distribuzione e il riutilizzo delle aree in assoluta sicurezza sanitaria e ambientale.
Il punto sulla situazione sarà fatto il 21 luglio nell’auditorium del ministero dell’Ambiente a Roma con un convegno in cui saranno verificati lo stato dell'applicazione del provvedimento a livello nazionale e l'efficacia della nuova regolamentazione in termini di semplificazione delle procedure, sia per i proponenti privati (aziende petrolifere) che per gli enti di controllo (Agenzie regionali per l'ambiente). Vi parteciperanno il ministero, l’Unione petrolifera, le Arpa.