Energia

Il Governo cinese vuole che i fondi privati investano sulle fonti d’energia alternative al carbone, come il metano liquido. Alleanza fra Cnpc e Gazprom per gli stoccaggi

Il governo cinese incoraggerà l'uso di fondi provenienti dal capitale privato nel settore energetico nazionale, con particolare attenzione ai segmenti del gas, del greggio e dello Gnl (Gas naturale liquefatto).
Secondo Liu Deshun, direttore generale del dipartimento per il gas e il petrolio della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme (l'agenzia di pianificazione economica cinese), c'è un “grande potenziale” per lo sviluppo di infrastrutture nei segmenti dello stoccaggio del gas e del greggio e in quello della distribuzione, e viste le previsioni di crescita della domanda di gas in Cina, soprattutto dopo gli accordi di fornitura dalla Russia, le infrastrutture di stoccaggio del metano sono modestissime.

Per questo motivo China National Petroleum Corporation (Cnpc) e Gazprom collaboreranno nello stoccaggio di gas in sotterraneo in Cina. Lo hanno deciso i due gruppi nei giorni scorsi, durante un vertice a Shanghai in cui i giganti cinese e russo dell'energia hanno approfondito la collaborazione sugli aspetti tecnici dei contratti siglati quest'anno per due maxi-forniture di gas russo alla Cina, il primo a maggio, e il secondo il mese scorso, a margine del vertice dei leader dei Paesi Apec, che si è tenuto a Pechino.

Il Comitato Congiunto di Coordinamento della cooperazione tra i due gruppi si è riunito a Shanghai il 2 dicembre, alla presenza dei due rispettivi presidenti, Vitaly Markelov, numero due del Comitato di gestione di Gazprom, e Wang Dongjin, vice presidente di Cnpc.