Turkish Stream: Gazprom spinge, il ministro greco va a Mosca
Il progetto russo porterebbe denaro fresco nelle casse esangui del Paese. Il ministro dell'Energia greco, Panagiotis Lafazanis, si è recato venerdì a Mosca per discutere con la sua controparte russa
La Russia preme per il progetto Turkish Stream, il gasdotto verso l’Europa sostitutivo del South Stream annullato per le pressioni occidentali.Il ministro dell'Energia greco, Panagiotis Lafazanis, si è recato venerdì a Mosca per discutere con la sua controparte russa, Aleksandr Novak, il possibile coinvolgimento della Grecia nel progetto di gasdotto Turkish Stream, destinato a trasportare gas russo in Europa attraverso l'Anatolia e i Balcani. Lo riferisce il governo ellenico.
Presenti all'incontro anche il viceministro delle Finanze, Sergej Storciak, e l'ad di Gazprom, Aleksei Miller.
Accordo vantaggioso per entrambi - Lafazanis e Storciak hanno discusso i dettagli finanziari dei lavori, che verrebbero portati avanti da un consorzio di compagnie russe ed europee, una delle quali ellenica. Nelle settimane scorse si sono registrati contatti costanti tra Mosca e Atene per coinvolgere la Grecia nel progetto: il Paese sarebbe lo snodo per prolungare l’infrastruttura fino all'Europa continentale. Si tratterebbe di un accordo mutualmente vantaggioso: la Russia guadagnerebbe un alleato in Europa in una fase di rapporti tesissimi con Bruxelles; la Grecia, in una crisi di liquidità ormai disperata, potrebbe ricevere in anticipo parte della somma dovutale per i diritti di transito.