Conferenza del Gnl: la filiera industriale del metano liquido per il prossimo G7 Energia
Sicurezza energetica, sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e occupazione sostenuta dall'export i temi al centro dei lavori il 10-11 aprile a Roma
“C'è bisogno di una conferenza sul metano liquido (Gnl) per i trasporti? Sì, perché in Italia ci sono le tecnologie e le competenze per l'utilizzo del Gnl ma gli imprenditori devono adesso dare vita ad un mercato. La seconda ConferenzaGNL (2nd Conference on Liquefied Natural Gas for Transport - Italy and the Mediterranean Area) in programma a Roma il 10 e 11 aprile servirà a fare incontrare gli attori industriali e le istituzioni, scambiare esperienze, proporre nuove tecnologie e prodotti. Con le istituzioni si tratta adesso di definire il campo di gioco: italiano, europeo e mondiale": lo ha detto Sergio Garribba, coordinatore del comitato scientifico ConferenzaGNL e consigliere per l'energia al ministero degli Esteri, introducendo la conferenza stampa di presentazione della Seconda ConferenzaGNL.
Garribba, già sherpa del programma di lavori del G8 Energia 2009, ha spiegato che nel prossimo G7 che si svolgerà in giugno in Italia "saranno sicuramente affrontati i temi della sicurezza energetica anche su base regionale e quindi per l'Europa l'approvvigionamento di gas naturale liquefatto via nave è un'importante opzione da valutare. Sarebbe opportuno che le filiere industriali del settore energetico forniscano al Governo italiano il necessario supporto di analisi e di idee”.
Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, ha riconosciuto nel metano liquido "un carburante e combustibile di transizione molto importante per il passaggio dal petrolio a fonti alternative con sempre minore impatto sull'ambiente marino. Non capisco perché i mari dell'Europa del Nord debbano eliminare le emissioni locali di zolfo mentre questo non è ritenuto necessario da subito anche per il Mediterraneo, mare interno come quello Baltico", ha concluso.
Gilberto Callera, presidente del Wec Italia, ha raccontato il percorso fatto dal network Gnl nell'anno trascorso evidenziando il "fiorire di numerose iniziative sia industriali sia istituzionali: diverse autorità portuali si sono candidate a ospitare depositi-distributori di Gnl per il rifornimento marittimo e terrestre; imprese italiane stanno esportando tecnologie ed è imminente l'utilizzo su flotte per il trasporto pesante su strada. Inoltre, l'associazione Assogasliquidi ha assunto la rappresentanza anche per il Gnl e l'associazione degli Interporti Riuniti ha avviato un'iniziativa per installare stazioni di rifornimento di metano liquido sulle proprie aree. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato un tavolo di coordinamento per la definizione di una strategia italiana sugli utilizzi del GNL che ha visto il coinvolgimento di tutti gli stakeholder della filiera".
Gioconda Miele, del ministero Infrastrutture e Trasporti e protagonista del progetto europeo Costa che ha visto l'Italia capofila con Grecia, Spagna e Portogallo per una valutazione analitica delle prospettive di sviluppo del Gnl dal Mar Nero all'Oceano Atlantico attraverso il Mediterraneo, con punto di arrivo alle isole Azzorre. Queste ultime infatti sono state identificate come una potenziale stazione strategica di rifornimento per il Gnl delle navi transatlantiche. "Ieri abbiamo presentato i primi risultati del progetto Costa all'International Maritime Organization (IMO) nel corso dei lavori del Comitato per la protezione marina (MEPC). I risultati presentati, elaborati in un masterplan, hanno ricevuto consenso e apprezzamento”.
Diversi sono i driver che oggi favoriscono l'adozione del metano liquido per i trasporti: la sostanziale dipendenza dei trasporti ancora da una singola fonte di energia, il petrolio, per circa il 93%; l'entrata in vigore di normative ambientali sempre più stringenti per le emissioni inquinanti, sia globali sia locali, connesse alla mobilità di merci e persone; l'incremento dei costi di combustibili e carburanti tradizionali e l'abbondanza della risorsa gas naturale, disponibile in molte regioni nel mondo.
I comparti dei trasporti più interessanti per l'impiego del Gnl sono il trasporto marittimo, e quello stradale pesante su lunga distanza; in campo navale e stradale è ormai una realtà e in campo ferroviario vi sono programmi di ampliamento del suo utilizzo, in particolare negli Usa e un grande interesse in Russia.
I vantaggi dell'utilizzo del metano consistono nella sua economicità, ridotte emissioni inquinanti, minor uso di lubrificante e minor vibrazione del motore. Il metano può essere utilizzato in motori progettati ad hoc (turbine) o con adattamento di motori a combustione interna (sia diesel che a benzina). Riduce le emissioni di CO2 (da -15% a -25%), di inquinanti locali (elimina quasi del tutto le emissioni locali di ossidi e azoto, e riduce drasticamente quelle di particolato, responsabili dei blocchi del traffico cittadino).