Decreto carburanti. Assopetroli: il Governo con la fiducia dà uno schiaffo a migliaia di piccole imprese
L’associazione delle piccole imprese petrolifere parla di decisionismo ostinato che va oltre il merito della questione
È in atto una strumentalizzazione politica che porta a imporre con la forza una soluzione finta ad un’emergenza altrettanto finta, quella del caro benzina. Una strumentalizzazione giocata come sempre sulla pelle delle imprese, vittime incolpevoli di quello che appare un regolamento di conti dentro la maggioranza. È il duro commento di Assopetroli Assoenergia alla notizia che il Governo ha deciso di porre la fiducia al Decreto Carburanti. “È incomprensibile e rammarica profondamente - dicono. Assistiamo a una sproporzione evidente. È la dimostrazione di un decisionismo ostinato che va oltre il merito della questione che, a questo punto, sembra contare poco o nulla”.
Il Governo non ha ascoltato nessuno
A nulla – dicono - è valso il ciclo di audizioni in Commissione parlamentare, come il coro di critiche fondate, in particolare sul totem del prezzo medio. Inascoltato perfino il Presidente AGCM Rustichelli che ha bollato la misura simbolo del Decreto come inutile e dannosa per la concorrenza. Nessun ripensamento nemmeno sul corollario di sanzioni draconiane per gli esercenti, a fronte di violazioni bagatellari sull’obbligo di comunicazione all’Osservaprezzi, che nulla hanno a che fare con la presenta speculazione. Inutili pure tutti gli emendamenti migliorativi del provvedimento. Contro tutto e tutti il Governo tira dritto smentendo gli auspici e perfino le promesse fatte nei tavoli di confronto con sindacati e rappresentanze. Non certo un buon viatico per la collaborazione leale e costruttiva con le imprese che dovrebbe portare alla riforma organica del settore a cui il Governo si dice interessato. Sulla stessa linea anche Figisc-Confcommercio: "il Governo si impunta imponendo il voto di fiducia sul Decreto" trasparenza dei prezzi dei carburanti, "come fosse una questione di vita o di morte, continuando a individuare i gestori quali responsabili di una speculazione che non esiste al livello della fase finale della distribuzione". Per Chiara Appendino (M5S) "sul decreto Carburanti la maggioranza ha deciso persino di risparmiarsi la dichiarazione di voto in Commissione. Una cartina di tornasole evidente delle divisioni e dei trambusti interni ai partiti che sostengono Giorgia Meloni, su un provvedimento che è solo l'ultimo episodio di una saga di errori che il governo ha deciso di collezionare sui prezzi di benzina e diesel”.
Le agevolazioni delle accise sui bus turistici
Per il govenro risponde Raoul Russo, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Lavoro e Sanità di Palazzo Madama "chi accusa la maggioranza di Governo di restare inerte rispetto alle problematiche del caro carburante, deve nuovamente ricredersi. La commissione Attività produttive della Camera, infatti, ha approvato un emendamento per le agevolazioni sulle accise per i bus turistici. Si tratta di una misura di sostegno nei confronti di un settore che ha risentito oltremodo dell'emergenza pandemica".