La distribuzione carburanti nel mirino del fisco. 751 milioni di crediti Iva inesistenti nel 2017
L'Agenzia delle Entrate con l'operazione “Ghost Fuel” nei primi mesi del 2019 ha controllato 123 aziende
Il settore della distribuzione carburanti "è sotto osservazione da parte di tutte le componenti dell'Amministrazione finanziaria, a causa dei diffusi fenomeni di frode Iva". Così il direttore centrale Grandi contribuenti dell'Agenzia delle Entrate, Antonino Di Geronimo, in audizione in commissione Attività produttive della Camera.
Su questo settore, l'Agenzia delle Entrate con l'operazione “Ghost Fuel” nei primi mesi del 2019 ha intercettato "un fenomeno fraudolento connesso alla creazione di crediti Iva inesistenti per importi considerevoli da parte di società - molte delle quali operanti nel settore del commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi - caratterizzate da un marcato profilo di rischio".
Nel corso del primo semestre, "sono stati sottoposti a controllo 123 soggetti per un totale di crediti Iva palesemente inesistenti esposti in dichiarazione pari a circa 751 milioni di euro per il 2017 e 63 milioni per il 2018", ha spiegato Di Geronimo, aggiungendo che l'Agenzia ha tempestivamente inibito il potenziale utilizzo in compensazioni dei crediti citati.