Dove va l’energia. La Giordania avvia la posa del gasdotto da Israele
I grandi giacimenti scoperti in Israele e gli attacchi contro il metanodotto che arriva dall’Egitto dietro l’accordo con Tel Aviv
Ora che Israele è diventato un grande Paese produttore di metano, l’accordo tra Israele e la Giordania per alimentare di gas il regno hascemita è passato alla sua fase operativa e la Giordania ha avviato la costruzione del gasdotto lungo 65 chilometri e che si estende dal Mar Morto fino al confine con la Siria, in questi giorni teatro di una vasta offensiva russa e governativa siriana.
Secondo quanto riferito da Abdel Fattah Daradka, direttore della Compagnia nazionale giordana per l'elettricità, la costruzione del gasdotto sarà completata alla fine del 2019 e dall'inizio del 2020 il condotto sarà operativo.
Secondo l'accordo, la Giordania importerà circa 3 miliardi di metri cubi di gas da Israele, principale concorrente regionale dell'Egitto. Proprio l'Egitto era il fornitore di gas per la Giordania ma - secondo i giornali di Amman - una serie di ripetuti attacchi alle infrastrutture nel regno hascemita ha spinto le autorità giordane a trattare con Israele.