Insciallah! La Turchia vuole fare pace con Israele e Cipro. Per mettere le mani sul gas?
Dopo le scuse del premier israeliano, Benyamin Netayahu sono riprese le relazioni fra i due paesi dopo tre anni di gelo. E anche con Nicosia si tenta una strada di riappacificazione
La normalizzazione avviata fra Turchia e Israele potrebbe fare nascere un’inedita collaborazione nel campo dell'energia fra Ankara e Cipro, secondo il ministro turco Taner Yildiz. A margine di un convegno a Baku, in Azerbaigian, il titolare del portafoglio dell'energia nel governo del premier islamico, Recep Tayyip Erdogan, non ha escluso una futura cooperazione in progetti energetici con Cipro e con Israele “se l'atmosfera politica lo consentirà”.
In seguito alle scuse che il premier israeliano, Benyamin Netayahu, ha presentato alla fine del mese scorso alla Turchia per l'assalto del 2010 alla nave Mavi Marmara, che tentava di rompere il blocco di Gaza, dopo tre anni di gelo le relazioni fra i due Paesi sono in via di normalizzazione. Negli ultimi giorni altri esponenti del governo turco hanno ipotizzato una futura cooperazione con Israele per il trasporto in un gasdotto attraverso il territorio turco verso l'Europa del gas naturale estratto dai giacimenti scoperti lungo le coste dello stato ebraico, che prolungano quelli individuati al largo di Cipro. La Turchia è fortemente dipendente dalle importazioni in campo energetico. Secondo diverse stime, nei giacimenti ciprioti - alla cui esplorazione partecipa l'Eni - ci sono riserve per fra 142 e 227 miliardi di metri cubi di gas naturale. Il mese scorso lo stesso Yildiz aveva annunciato misure punitive contro l'Eni per la sua partecipazione al programma cipriota.
Secondo il ministro Yildiz, se ci saranno le condizioni politiche, Ankara sarà favorevole “non solo a una partnership energetica con Israele, ma auspicherebbe anche di vedere Cipro”. Sarebbe, ha aggiunto, “un’opportunità per la pace e la stabilità regionali”.
La Turchia, che dal 1974 occupa militarmente la parte settentrionale di Cipro - dove è stata autoproclamata una repubblica turca di Cipro Nord riconosciuta solo da Ankara - non
riconosce il governo legale di Nicosia, di cui contesta la legittimità a gestire le risorse energetiche dell'isola.