Quelli che perforano come forsennati. La Turchia mostra i muscoli, nuove trivellazioni a Cipro
L’annuncio è del ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu, che avverte le compagnie estere: nulla potrà essere fatto senza il consenso turco
La Turchia avvierà nei prossimi giorni nuove trivellazioni nelle acque al largo di Cipro, in cerca di petrolio e gas naturale. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, ribadendo le pretese turche di condivisione delle risorse energetiche offshore contese con il governo di Nicosia.
"Facciamo vedere a quelli che vengono nella regione da lontano, e alle loro aziende, che nulla può essere fatto in quella regione senza di noi. Nulla può essere fatto nel Mediterraneo senza la Turchia, non lo permetteremo", ha detto il capo della diplomazia di Ankara, riferendosi alle compagnie internazionali che operano su licenza cipriota. Tra queste c’è Eni: come si ricorderà, giusto un anno fa la Saipem 12000 venne bloccata dalla marina militare turca mentre si dirigeva verso il Sud est cipriota per effettuare ricerche. Le prime trivellazioni in cerca di idrocarburi erano state avviate dalla Turchia lo scorso ottobre nelle acque a nord di Cipro, la cui parte settentrionale è sotto il controllo di fatto di Ankara dal 1974.