La geopolitica dei giacimenti. L’Eni scopre metano a Cipro, la Turchia lo rivendica
È l’estensione della stessa area geologica che ha consentito di trovare il giacimento colossale Zohr, al largo dell’Egitto. Sequestrata dalla marina turca la nave perforatrice italiana Saipem 12000
L’Eni ha effettuato una scoperta di un giacimento di gas nel cosiddetto Blocco 6, al largo della costa di Cipro, e subito la Turchia lo rivendica, dice “è mio”, e ha mandato la marina militare a sequestrare la nave perforatrice Saipem 12000 che stava andando a perforare i pozzi.
Il giacimento è stato trovato perforando il pozzo Calypso 1.
Secondo la compagnia di San Donato Milanese, "Calypso 1 è una promettente scoperta a gas e conferma l'estensione del tema di ricerca di Zohr nelle acque economiche esclusive di Cipro. Per una valutazione accurata delle dimensioni della scoperta sono richiesti nuovi studi e un programma di delineazione".
La politica delle cannoniere - La nave, secondo quanto dichiarato stamani a una tv locale dal portavoce del governo di Nicosia, resta bloccata a circa 50 chilometri dal luogo previsto per le esplorazioni di idrocarburi, a sud-est dell'isola. Il blocco di Ankara, che si oppone alle attività di trivellazione definendole "unilaterali", riguarderebbe anche alcuni mercantili. Secondo il portavoce cipriota, una notifica di attività militari turche nell'area, che Nicosia ritiene una violazione del diritto internazionale, scade il 22 febbraio. Il governo di Cipro e l'Eni, assicura ancora Nicosia, sono impegnati ad assicurare lo svolgimento delle attività esplorative.
Lo scenario mediterraneo – È presto per capire l’estensione della riserva di gas appena individuata, e potrebbe essere anche una piccola bolla di nessun interesse minerario, tuttavia il ritrovamento significa diverse cose: sono confermate le ipotesi che nel mare attorno a Cipro ci possano essere riserve importanti ed è confermata l’ipotesi scientifica che sia assai vasta nel Mediterraneo orientale la stessa formazione geologica in cui è stato scoperto il giacimento colossale Zohr davanti alle acque egiziane.
Le reazioni all’aggressione turca - "Non ci aspettavamo che accadesse perché siamo assolutamente molto dentro l'Economic zone di Cipro" dove l'Eni ha già scavato due pozzi senza alcun problema: lo ha detto l'amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi.
"Queste iniziative dei greco-ciprioti e della Grecia stanno testando la pazienza e la possibile reazione della Turchia", ma Ankara non vuole cedere sul blocco nel Mediterraneo orientale alla piattaforma dell'Eni Saipem 12000, anche per non dare l'impressione di poter cedere su altre controversie con Nicosia. Lo sostiene l'ex vice-ammiraglio della marina turca, Cem Gurdeniz, in un'intervista al quotidiano Milliyet. Secondo l'ex militare, Cipro avrebbe cercato di approfittare della presunta distrazione dell'esercito turco, impegnato nell'offensiva contro l'enclave curdo-siriana di Afrin, senza però tenere in conto che negli ultimi anni la flotta di Ankara si è significativamente rafforzata.
"La Turchia deve evitare ogni frizione che possa minacciare - o anche azioni dirette contro - uno stato membro dell'Ue che possano danneggiare le buone relazioni di vicinato". Lo ha detto una delle portavoce della Commissione europea rispondendo ad una domanda sul blocco della marina militare turca nel Mediterraneo orientale alla piattaforma dell'Eni Saipem 12000. "Allo stesso tempo la Commissione sottolinea la necessità di rispettare la sovranità territoriale, marittima e aerea degli stati membri".
I dati della perforazione - Il pozzo, perforato in 2.074 metri di profondità d'acqua e altri 1.800 nelle rocce del fondale per una profondità totale di 3.827 metri, ha incontrato una estesa colonna mineralizzata a gas metano in rocce di età miocenica e cretacica. La sequenza cretacica ha ottime proprietà di reservoir. Sul pozzo è stata eseguita un’intensa e dettagliata campagna di campionamento sui fluidi e sulle rocce.
Eni è l'operatore del Blocco 6 con una quota del 50% e Total è partner con il restante 50%.
L’Eni è presente a Cipro dal 2013 e detiene interessi in sei licenze situate nell'acque economiche esclusive della repubblica (nei Blocchi 2, 3, 6, 8, 9 e 11), cinque in qualità di operatore.