Ricerca di giacimenti, Cipro e la Turchia mandano le cannoniere
Una fregata di Ankara ha intimato a una nave di ricerca di allontanarsi
La Repubblica di Cipro annuncia che non si farà intimidire dalla Turchia, dopo aver denunciato che una nave norvegese è stata disturbata nelle sue attività di prospezione petrolifera al largo dell'isola. Il ministro degli esteri Ioannis Kasoulides ha detto che il natante stava conducendo ricerche sismiche per conto del colosso petrolifero francese Total, nei pressi dei blocchi 10 e 11 al largo della costa sud dell'isola del Mediterraneo, quando una comunicazione radio le ha intimato di "abbandonare la posizione". L'incidente, ha denunciato Kasoulides, è accaduto mentre l'Onu cerca di far ripartire i negoziati di pace tra Cipro sud, repubblica indipendente aderente alla Ue, e Cipro nord, riconosciuta solo dalla Turchia.
Secondo Nicosia la fregata turca "Giresun" ha ordinato alla nave norvegese "Princess" di "lasciare la acque turche" mentre si trovava all'interno della zona economica esclusiva dell'isola. Il governo ha aggiunto che non devierà dal suo obiettivo di sfruttare le ricchezze petrolifere sotto i fondali del Mediterraneo orientale.
"Le provocazioni verbali di Ankara non toccano l'esercizio della nostra sovranità" ha detto il portavoce del governo Victoras Papadopoulos. "La repubblica ci Cipro, con la solida fiducia garantita dalla legislazione internazionale, continuerà il suo progetto di ricerca di idrocarburi nella zona economia esclusiva" ha detto. Papadopoulos ha aggiunto che l'incidente è avvenuto sabato mentre la nave da guerra si trovava a 16,5 miglia nautiche dalla nave di ricerca, "ma non c'è stato nessun inseguimento, cone ha sostenuto la Turchia".
La Turchia, che ha invaso Cipro nord nel 1974 in risposta a un golpe organizzato dalla giunta militare che allora guidava la Grecia, ha reagito con forte irritazione alle ricerche petrolifere annunciate dal governo greco-cipriota.
Ankara ha definito illegale la caccia a gas e petrolio avviata da Nicosia e ha iniziato esplorazioni anche sulla costa nord.
Il governo cipriota, sull'orlo del fallimento, spera di trovare risorse energetiche che possano salvarlo dall'abisso finanziario dopo il salvataggio messo in opera da Ue e Fmi a marzo scorso.
La società Usa Noble Energy ha fatto la prima scoperta di gas al largo della costa sudorientale di Cipro nel 2011, presso il confine marittimo con Israele. Sulla base della stima preliminare di Noble di 4.500 miliardi di metri cubi di riserve, il governo si attende un ritorno di 9-13 miliardi di euro in 14 anni. Cipro ha firmato accordi esplorativi con Total e con un consorzio formato dall'italiana Eni e la sudcoreana Kogas. L'obiettivo è iniziare l'export nel 2020.