Gas. Via libera della Ue alle sanzioni per le trivellazioni turche a Cipro
Le sanzioni prevedono il divieto di viaggio nella Ue e il congelamento dei beni per le persone
I ministri degli Esteri Ue hanno adottato un quadro di misure restrittive in risposta alle attività di trivellazione non autorizzate della Turchia nel Mediterraneo orientale, che consentirà di sanzionare le persone o entità responsabili o coinvolte in queste attività.
Le sanzioni prevedono il divieto di viaggio nella Ue e il congelamento dei beni per le persone e il congelamento dei beni per le entità. Sarà inoltre fatto divieto alle persone ed entità Ue di mettere fondi a disposizione di persone ed entità inserite nell'elenco. Le trivellazioni turche hanno l’obiettivo di cercare gas naturale nelle acque al largo di Cipro.
Il quadro di misure restrittive consente di sottoporre a sanzioni persone o entità responsabili della attività di trivellazione connesse alla ricerca e alla produzione di idrocarburi non autorizzate da Cipro nel suo mare territoriale o nella sua zona economica esclusiva oppure sulla sua piattaforma continentale. Tali attività di trivellazione includono, nei casi in cui la zona esclusiva o la piattaforma continentale non siano state delimitate in conformità del diritto internazionale, le attività suscettibili di compromettere od ostacolare il raggiungimento di un accordo di delimitazione. Inoltre, sotto sanzioni europee sono persone o entità che forniscono alle suddette attività di trivellazione sostegno finanziario, tecnico o materiale; persone o entità ad esse associate.
La decisione fa seguito alle conclusioni del Consiglio del 14 ottobre 2019, approvate dal Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre 2019, nelle quali la Ue ha ribadito piena solidarietà a Cipro per quanto riguarda il rispetto della sua sovranità e dei suoi diritti sovrani, in conformità del diritto internazionale, e ha invitato la Commissione e il servizio europeo per l'azione esterna a presentare proposte relative a un quadro di misure restrittive.
Il Consiglio aveva già deciso, alla luce delle attività illegali di trivellazione della Turchia, protratte nel tempo e anche nuove, di sospendere i negoziati sull'accordo globale sul trasporto aereo e aveva convenuto di non tenere, per il momento, il consiglio di associazione né ulteriori riunioni dei dialoghi ad alto livello tra la Ue e la Turchia. Aveva inoltre approvato la proposta della Commissione di ridurre l'assistenza preadesione alla Turchia per il 2020 invitando la Banca europea per gli investimenti a riesaminare le sue attività di prestito in Turchia, in particolare per quanto riguarda le attività di prestito garantite da titoli di Stato.