La Ue proroga di un anno le sanzioni per le trivellazioni illegali turche
ll Consiglio dell'Ue ha adottato una decisione che proroga di un anno, fino al 12 novembre 2021, il quadro esistente per le misure restrittive in risposta alle attività di perforazione non autorizzate
Il Consiglio Ue ha adottato una decisione che proroga di un anno, fino al 12 novembre 2021, il quadro esistente per misure restrittive in risposta alle attività di trivellazione non autorizzate della Turchia nel Mediterraneo orientale. L'Unione europea ha deciso così di mantenere la sua capacità di imporre sanzioni mirate a persone o entità responsabili o coinvolte in attività di trivellazione non autorizzate, per la ricerca di idrocarburi nel Mediterraneo orientale.
Quali sanzioni
Le sanzioni consistono in un divieto di viaggio verso la Ue e un congelamento dei beni per le persone e un congelamento dei beni per le entità. Inoltre, alle persone e alle entità Ue è vietato mettere fondi a disposizione di quelli elencati. Lo rende noto il portavoce dell'Alto rappresentante, Josep Borrel in un comunicato.
Altri 75 giorni
La nave da perforazione turca Fatih ha iniziato le sue attività nei nuovi giacimenti Turkali-1 individuati nel Mar Nero. Intanto su Twitter il ministro dell'Energia di Ankara, Fatih Donmez, ha precisato che i sondaggi in cerca di idrocarburi proseguiranno in questa fase per 75 giorni. La nave torna così in servizio, dopo le attività di manutenzione avviate lo scorso 19 ottobre nel porto di Filyos, nel distretto di Caycuma della provincia settentrionale turca di Zonguldak. In estate, il presidente Erdogan aveva annunciato la scoperta nel mar Nero da parte della Fatih del più grande giacimento di gas naturale della Turchia, le cui riserve accertate finora sono di 405 miliardi di metri cubi.