Eni. Descalzi, il pozzo in Alaska era stato accolto già da Obama
L'approvazione della perforazione "fa parte di un processo già in atto, che era stato accolto favorevolmente dall'amministrazione precedente"
L'approvazione all'attività di perforazione in Alaska per l'Eni da parte dell'amministrazione Trump è parte "di un processo già in atto, che era stato accolto favorevolmente dall'amministrazione precedente" guidata dal presidente Barack Obama. Lo ha precisato Claudio Descalzi, amministratore delegato dell'Eni, in merito alle polemiche che hanno accompagnato negli Usa il via libera dell'amministrazione Trump alla trivellazione nel Mar Glaciale Artico.
"È un pozzo di in-filling, una cosa assolutamente normale, non ha niente a che vedere con i pozzi di grossa esposizione off-shore", ha spiegato Descalzi, indicando che si tratta di un "pozzo normale, che parte da un'isola artificiale, come se fosse a terra e non è che la precedente amministrazione avesse detto di no".
Per il numero uno dell'Eni, nel via libera a questo pozzo in Alaska "non c'è nulla di particolarmente eclatante, forse solo che c'era di mezzo il nome di Trump".
In merito a quando inizierà la perforazione, Descalzi ha concluso dicendo di "non sapere quando: noi facciamo 400 pozzi all'anno e questo è uno di quelli".