Energia

Coinvolti i giacimenti di Subbotina, Mayachna e Kvkazka. L’accordo con le società statali si è reso necessario per la mancanza di risorse locali, sia economiche e che di competenze. Nel mirino c’è anche lo sviluppo dello shale gas

Eni e Edf, assieme alle società statali ucraine Chornomornaftogaz e Water of Ukraine puntano a sviluppare una serie di giacimenti petroliferi e gasieri nel mar Nero. L’ha comunicato il ministero dell’Ecologia e delle Risorse naturali dell’Ucraina, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Interfax.  
Si tratta dei giacimenti di Subbotina, Mayachna e Kvkazka. Secondo il ministero, l’accordo di produzione congiunta si è reso necessario per la mancanza sia di risorse economiche, sia di competenze tecniche per lo sviluppo di questi nuovi grandi depositi di idrocarburi.  
Il ministero ha spiegato che la copertura finanziaria delle attività dall’esplorazione all’inizio della produzione industriale di ognuno dei quattro giacimenti sarà a carico di Eni ed Edf, che avranno una quota nella produzione del 55 per cento.  
Le compagnie ucraine restituiranno poi la loro parte di investimento (pari al 45 per cento) scontandola dalle future vendite di idrocarburi. Se il progetto dovesse fermarsi prima di entrare nella fase di produzione, non ci sarà la restituzione dell’investimento.  
Il primo ministro ucraino Mykola Azarov ha detto che l’annuale produzione di petrolio e gas del paese dovrebbe aumentare, grazie a questo progetto, tra 2 e 3 milioni di petrolio equivalente.
L’Ucraina ha intenzione di diversificare le sue fonti di approvvigionamento di energia, in particolare facendo crescere la propria produzione di gas. La chiave è lo sviluppo dei giacimenti in acque profonde nel mar Nero, dove si stima vi siano riserve tra 4mila e 13mila miliardi di metri cubi, oltre che investendo sul gas di scisto.