Eurobarometro. Prezzi e rinnovabili. Ecco la politica energetica che vogliono gli europei
Gli intervistati hanno risposto che la Ue dovrebbe garantire prezzi dell’energia più accessibili per i consumatori, investire in rinnovabili e tecnologie energetiche innovative
Che cosa significa per gli europei avere una politica energetica comune? Significa disporre dei prezzi più accessibili ai consumatori, investire nelle rinnovabili ma anche nella riduzione dei consumi. È quanto emerge da un’ampia indagine dell’ Eurobarometro sul tema energia.
Che cosa fare
Rispondendo alle domande, il 40% degli intervistati ha affermato in primo luogo che la politica energetica dell’Ue dovrebbe garantire prezzi dell’energia più accessibili per i consumatori, mentre il 33% ha affermato che l’Ue dovrebbe investire in tecnologie energetiche innovative. Il 79 % delle persone intervistate concorda sul fatto che i nostri obiettivi climatici stimoleranno nuovi posti di lavoro e attireranno investimenti nel settore dell'energia pulita. Il 76 % ritiene che le nostre politiche ridurranno la dipendenza dalle importazioni di energia e il 69% ritiene che garantiranno una riduzione delle bollette energetiche per le famiglie e le imprese. Per garantire il conseguimento di tali obiettivi, il 62 % ha affermato che l' Europa dovrebbe diversificare le fonti energetiche, anche investendo nelle energie rinnovabili, e il 54 % ha affermato che dovremmo risparmiare energia ogniqualvolta possibile.
Che cosa è stato fatto
Quando è stato chiesto di menzionare le politiche dell’Ue degli ultimi cinque anni che hanno apportato un valore aggiunto agli Stati membri, il 35% ha evidenziato il sostegno agli investimenti nelle energie rinnovabili e il 27% ha affermato che l’Ue ha apportato un valore aggiunto investendo in tecnologie energetiche innovative. Nel frattempo, il 25% degli intervistati ha affermato che l’Europa “ha contribuito a garantire che i prezzi dell’energia siano il più possibile accessibili”.
Che cosa hanno fatto i consumatori
Oltre tre quarti degli intervistati (77%) dichiarano di aver intrapreso azioni personali, cambiando notevolmente le loro abitudini (trasporti, riscaldamento) per consumare meno energia a casa negli ultimi cinque anni. “Più di un intervistato su cinque menziona la modifica della caldaia (27%) o l’installazione di pannelli solari (22%)”. Guardando al futuro, quando viene chiesto di scegliere tra un elenco di opzioni strategiche per raggiungere la neutralità climatica, la maggioranza degli intervistati afferma che l’Ue “dovrebbe incoraggiare gli Stati membri a concentrarsi su misure a sostegno delle famiglie in condizioni di povertà energetica (53%), per ridurre il consumo di energia (50%) o misure che aiutino i cittadini a produrre o consumare energia da fonti rinnovabili (50%). Il 38% ha affermato che l’Ue dovrebbe incoraggiare gli Stati membri a concentrarsi su misure per le industrie e le imprese”.
Il documento https://europa.eu/eurobarometer/surv...