Federconsumatori: la liberalizzazione di gas e luce è stato un flop, ma le offerte ci sono
Non solo i livelli di switching sono bassi, ma vi è anche una diffusa passività dei consumatori, che molto spesso non conoscono a fondo le proposte che loro stessi hanno sottoscritto. Eppure, grazie ad un attento confronto, sono possibili risparmi, anche se contenuti
A 10 anni dalla liberalizzazione energia in Europa e in Italia, il giudizio dei consumatori è fortemente critico. Nonostante la presenza di ben 229 venditori domestici di energia elettrica e 312 per il gas, la grande maggioranza dei passaggi dal mercato tutelato a quello libero sono avvenuti tra venditori verticalmente integrati (vale a dire senza effettuare un cambio vero e proprio di società di vendita). Lo denuncia arriva da una nota della Federconsumatori, che sottolinea come non solo i livelli di switching (il tasso di cambiamento da un fornitore a un altro) sono bassi, ma vi è anche una diffusa passività dei consumatori, che molto spesso non conoscono a fondo le proposte da loro stessi sottoscritte. Come denunciato da tempo dalla Federconsumatori, appare evidente come il mercato libero sia poco allettante per gli utenti, che riscontrano ancora enormi difficoltà nel districarsi tra le varie offerte. Eppure, se si confrontano attentamente le offerte, si possono individuare dei i risparmi, se pur contenuti, che i potenziali svantaggi. I dati emergono dai risultati della 7° Indagine a campione nazionale sulle offerte dei venditori di gas ed elettricità nel libero mercato (per uso domestico) a cura della Federconsumatori Nazionale.
Offerte gas - Per quanto riguarda il Gas, secondo l’Associazione dei consumatori le tre migliori offerte rilevate nell’indagine permettono un risparmio sulla bolletta annua dal 12 al 9 % rispetto al mercato di maggior tutela. L’anno scorso si oscillava invece, sempre per le tre migliori offerte, dall’8,2% al 2,5%. Con gli ultimi dati si registra quindi un’inversione di tendenza.
Sconti nell’elettricità - Per l'elettricità le offerte indicizzate permettono un risparmio relativo alla miglior offerta per un consumo di 2700 kw/h annui, passando dal 10,7% del 2010 al 5,39% di settembre 2013. Per le offerte a prezzo bloccato, invece, sempre per il consumo di 2700 kw/h annuo il risparmio con la miglior offerta è passato dall’11,38% del 2010, al 10,62% del settembre 2013. Anche le offerte più onerose rispetto al mercato di maggior tutela per il medesimo consumo oscillano da +11,44% al +5.31%. In entrambi i casi le offerte più convenienti rimangono quelle sottoscritte online, ancora circoscritte ad appena il 2% delle attivazioni.
È allora indispensabile, secondo la Federconsumatori, rendere obbligatorio per le aziende l’inserimento delle proprie offerte nel “Trova offerte” messo a disposizione dall’Autorità per l’Energia. Infine, è necessario fornire ai cittadini degli strumenti univoci per quantificare servizi aggiuntivi quali raccolta punti, rifornimenti di carburante, manutenzione della caldaia, kit per il risparmio energetico, che possono risultare fuorvianti nella valutazione delle offerte.