Gas New Deal. La Commissione UE approva 32 progetti per il gas (uno anche per l’import di shale)
Approvata la nuova lista di progetti di interesse comune, che ha confermato Tap e EastMed, ma anche l’import di shale gas da fracking proveniente dagli USA
Il gas continua a far litigare l’Europa. Con il voto di 394 a favore e 241 contrari l’aula di Strasburgo ha approvato la nuova lista dei cosiddetti “progetti di interesse comune”, progetti di interconnessione delle infrastrutture del sistema energetico dell’Europa, finanziabili dall’Ue e inseriti in un elenco che viene aggiornato ogni due anni. In questo elenco ci sono molte pipeline del gas - attualmente 32 e in diminuzione - che mal si sposano con l’annunciato Green New Deal, il piano di Ursula von der Leyen, che dovrebbe metterlo al bando insieme al carbone entro il 2050. Per quanto riguarda i progetti italiani, ci sono il Tap, gasdotto delle polemiche per il trasporto dalla regione del Mar Caspio a San Foca in Puglia; Eastmed, che porterà il gas da Cipro al Salento e il gasdotto che collegherà Malta a Gela, in Sicilia, più altre opere infrastrutturali al centro-nord.
Inoltre, tra i progetti approvati ce n’è uno che prevede l’importazione di shale gas americano in Irlanda e Croazia. Come è noto, la tecnica del fracking, cioè la tecnica di fatturazione delle rocce è ritenuta dagli ambientalisti e da altri un pericolo per l’ambiente. Quanto al voto, tra i socialisti il PD ha votato a favore, mentre Verdi e M5S si sono dichiarati contrari e hanno tentato di imporre un veto che ha raccolto l’adesione di molti altri. Alla fine, i voti a favore sono stati 394, i contrari 241 con 36 astenuti. “All’Europa non serve una lotta ipocrita contro i cambiamenti climatici: i nuovi progetti di infrastrutture per il gas, elencati nell’atto delegato della Commissione europea, vanno cancellati da questa lista - commenta l’europarlamento del M5s Ignazio Corrao - : chiediamo che i finanziamenti di progetti di infrastrutture per il gas siano dirottati per progetti legati al rinnovabile e all’elettrico che non producono emissioni di CO2. È assurdo, inoltre, che si autorizzi l’importazione dagli Stati Uniti del gas prodotto da fratturazione idraulica o fracking”.