Energia

Secondo l’azienda, il Tap “è uno dei più grandi progetti infrastrutturali europei e contribuirà a garantire il futuro energetico del continente”

Nuovo agguato incendiario contro gli olivi spostati in via provvisoria per far passare la conduttura del gasdotto Tap, mentre nei giorni scorsi è stato il primo anniversario dell'inizio della costruzione del Trans Adriatic Pipeline (Tap), uno dei progetti infrastrutturali strategici più grandi d'Europa.

“Assai significativi i risultati di questi dodici mesi. A partire dal maggio 2017 - afferma l’azienda - la sicurezza sui cantieri si è mantenuta su standard altissimi, con livelli di frequenza di incidenti e perdite di tempo molto al di sotto della media internazionale; gli appaltatori della Tap hanno preparato (liberato e livellato) il terreno lungo il 51% del percorso del gasdotto in Grecia e in Albania (377 km su 765 km). Inoltre, il 21% dei tubi in acciaio saldati è già stato collocato nella trincea e ricoperto; in Italia sono in corso i lavori di messa in sicurezza del primo gruppo di olivi temporaneamente spostati, così che la costruzione del micro-tunnel di 1,5 km possa iniziare più tardi nel corso dell'anno; il 63% dei tubi in acciaio per la costruzione del gasdotto è già stato consegnato in Grecia, Albania e Italia; oltre 5.200 persone sono al lavoro per il progetto nei tre paesi ospiti di Tap, oltre l'85% delle quali è locale; Tap ha implementato una vasta gamma di programmi di investimento sociale e ambientale (Sei) nelle comunità lungo il suo itinerario. 70 ulteriori progetti, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro, saranno avviati nei prossimi mesi”.
In totale, la società Tap investirà oltre 55 milioni di euro in programmi Sei di investimento sociale e ambientale in Grecia, Albania e Italia.
"Siamo soddisfatti della nostra performance" ha detto il managing director di Tap Ian Bradshaw. "Complessivamente siamo a circa il 38% di avanzamento del progetto, tra ingegneria, forniture e costruzione. Siamo in pista per consegnare il primo gas da Shah Deniz II nel 2020, per essere una parte attiva della rete energetica europea, per consentire ad una fonte di energia più competitiva e sicura di raggiungere le case e le aziende europee". Nel frattempo, la società Tap ha espresso solidarietà alla ditta vivaistica Mello, a Lucio Mello e a tutti i suoi collaboratori per il nuovo attentato incendiario perpetrato contro il vivaio di Carmiano dove si curano gli olivi traslocati temporaneamente per il passaggio della tubazione. È la seconda volta che gli attentatori cercano di colpire gli alberi traslocati. Secondo la Tap, la violenza “prende di mira ormai lo stesso tessuto produttivo del Salento, le sue aziende e i suoi lavoratori, con una bestialità tanto pericolosa quanto stupida (come confermato dalle minacce ad una società omonima della Mello)”.