Graduatorie. L’Italia bravissima sulle rinnovabili, pessima sulle bollette
L'Italia si conferma uno dei peggiori mercati europei per i consumatori al dettaglio di gas e luce, con prezzi alti per imprese
L'Italia si conferma uno dei peggiori mercati europei al dettaglio di gas e luce, il quint'ultimo, con prezzi alti per imprese e consumatori, che sono tra i meno soddisfatti dell'Ue. Le famiglie più povere, però, pagano una bolletta meno cara dell'1,5% rispetto alla media europea. È quanto emerge dal rapporto annuale della Commissione Ue nei 28, che scatta per l'Italia un quadro di luci ed ombre.
Il Paese, infatti, è avanti sulle rinnovabili, avendo non solo superato il suo target già nel 2015 (17,1%) ma essendo tra i leader nell'Ue su solare e geotermico. Nonostante la dipendenza energetica resti tra le più alte in Ue, soprattutto per il gas, nel complesso è diminuita grazie alle rinnovabili.
Le fonti sono poi "ben diversificate", e c'è un "indice di concentrazione relativamente basso". L'Italia deve migliorare l'interconnessione con il mercato energetico europeo, ma con l'8% è sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo del 10%. Sono 15 i relativi progetti strategici Ue, tra cui il Tap, che riguardano l'Italia.