Commissione Ue, via libera alle nuove regole per le reti energetiche
Le interconnessioni italiane suscettibili di selezione da parte di Bruxelles sono quelle elettriche con Francia e Slovenia
Via libera da parte del Consiglio Ue alle nuove regole per la realizzazione delle grandi reti energetiche, con l'obiettivo di accelerarne la costruzione delle infrastrutture. Con il regolamento adottato in settimana, i tempi per ricevere le autorizzazioni saranno ridotti al massimo a 3 anni e mezzo, e i costi amministrativi tagliati del 30% per i promotori. A beneficiare delle nuove norme saranno solo quei progetti infrastrutturali “chiave” e “di interesse comune”, che coinvolgono almeno due stati membri e che rientrano nei 12 corridoi energetici prioritari identificati da Bruxelles. Questi potranno anche beneficiare dei fondi Ue attraverso la Connecting Europe Facility (Cef), per cui nel bilancio pluriannuale 2014-2020 sono stati stanziati circa 5 miliardi.
La Commissione Ue dovrà fornire una prima selezione di progetti entro il 31 luglio. Al momento, questi sono ancora in fase di identificazione da parte degli stati membri interessati, raccolti in gruppi di lavoro regionali in base ai corridoi. Le interconnessioni che riguardano l'Italiasuscettibili di selezione da parte Bruxelles sono in particolare quelle con la rete elettrica di Francia e Slovenia, e per i gasdotti di Malta, Francia,
Slovenia, Austria e con i paesi del Corridoio Sud. L'ok formale del Consiglio Ue, che fa seguito a quello dell'Europarlamento, è “davvero una svolta”, ha commentato il commissario Ue all'energia Günther Öttinger, secondo cui esso “darà una grande spinta per la realizzazione di infrastrutture necessarie”, di cui beneficeranno sia consumatori che imprese.