Fate in fretta! Cna Lombardia: tempi troppo stretti per i fondi all’autoconsumo energetico
Gli artigiani chiedono un’estensione dei termini fino a fine luglio per la presentazione delle domande. La piattaforma online per ottenere il beneficio, gestita da Invitalia, sarà attiva dal 4 aprile al 5 maggio.
È troppo breve il lasso di tempo concesso per presentare le domande provenienti dalle piccole imprese per beneficiare di 320 milioni di euro previsti per sviluppare impianti di energia rinnovabile destinati all’autoconsumo, in linea con il piano RepowerEU. Lo rileva in una nota Cna Lombardia secondo cui il provvedimento che stabilisce le modalità di accesso ai contributi presenta criticità legate ai tempi concessi per la presentazione delle domande e rischia di ridurne l’impatto, mettendo a repentaglio l’efficacia di un’iniziativa tanto attesa dal mondo produttivo.
I tempi della complessità
Il decreto prevede un sistema a sportello, gestito da Invitalia, con una finestra temporale estremamente ridotta: la piattaforma online sarà attiva solo dal 4 aprile al 5 maggio. Una volta ricevute le richieste, Invitalia avrà 120 giorni per valutarle. Tuttavia, la complessità burocratica necessaria per ottenere il beneficio si scontra con scadenze così ravvicinate, rischiando di limitare l’efficacia della misura e di penalizzare molte piccole e medie imprese potenzialmente interessate al finanziamento.
“Anche su questo terreno la burocrazia rischia di tradursi in una situazione di vincolo eccessivo: tempi troppo stringenti in fase di presentazione delle domande, ventaglio troppo rigido di tecnologie utilizzabili - afferma Giovanni Bozzini, presidente di Cna Lombardia. - Mentre dobbiamo renderci conto che le micro e piccole imprese hanno necessità di flessibilità per essere realmente agevolate e stimolate nella giusta direzione, con un autentico riconoscimento della vocazione green che per definizione hanno. Chiediamo dunque un'estensione dei termini per la presentazione delle domande fino a fine luglio, in modo da dare alle imprese il tempo necessario per progettare gli impianti e predisporre tutta la documentazione richiesta. Un prolungamento dei tempi sarebbe in linea con il piano della misura, che prevede l’utilizzo dei 320 milioni entro la fine del 2025”.