Intesa tra Eni e Rina per ridurre i rischi della piattaforma in Adriatico
Primi in Italia a conformarsi alla Direttiva Europea 30/2013 sulla sicurezza offshore. Sarà studiata la piattaforma Angela Angelina
Rina Services ha portato a termine per Eni la verifica indipendente del primo Documento di Valutazione Grandi Rischi (Rgr) in linea con la Direttiva Europea 2013/30/EU in Italia, che prende in esame la piattaforma fissa offshore Angela Angelina, al largo della costa ravennate.
La Direttiva Europea sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi nasce dall'esperienza tratta dagli incidenti avvenuti nel settore, incluso quello della Deepwater Horizon nell'aprile del 2010. Entro luglio 2015, gli Stati Membri hanno recepito le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per essere conformi alla Direttiva e, da luglio 2016, è richiesto agli operatori del settore di rispettare gli standard previsti per qualunque nuova installazione sulle piattaforme, fisse o galleggianti.
Allo scopo di mantenere il più basso possibile il rischio di incidenti e di danni ambientali, la norma prevede che gli operatori e i proprietari di impianti offshore individuino in modo sistematico gli scenari di rischio legati a tutte le attività pericolose che possono essere svolte su un'installazione durante il suo intero ciclo di vita, dall'esplorazione del giacimento, alla produzione e manutenzione in servizio, sino alla dismissione. Le specifiche valutazioni di rischio e le modalità di prevenzione degli incidenti gravi devono essere quindi riportate in un documento dedicato, detto Relazione Grandi Rischi.
Successivamente, è necessario che questo documento ottenga l'approvazione di una Commissione istituita ad hoc (Comitato per la Sicurezza in Mare), che comprende tutte le Autorità competenti, prima di cominciare le attività previste.
Per ottenere tale approvazione, la Direttiva richiede che il Rapporto Grandi Rischi includa la verifica di una terza parte indipendente, come il Rina, che valuti che gli elementi critici per la sicurezza e l'ambiente identificati nella valutazione del rischio siano adeguati e il programma di verifica e collaudi degli stessi sia adeguato e aggiornato in esercizio.
L'individuazione degli elementi critici per la sicurezza e l'ambiente riportata nel documento di valutazione grandi rischi di Eni risulta completo ed adeguato. E' stata inoltre inclusa una revisione del piano di manutenzione e delle prove per gli stessi elementi critici, che è stata valutata adeguata.
Eni ha inviato il Rgr e il Rapporto di verifica indipendente di Rina alle autorità italiane competenti nel dicembre 2016 e sta continuando il lavoro di verifica di conformità alla Direttiva per le altre piattaforme offshore esistenti.