L’Iran invita l’Eni a discutere sullo sviluppo di South Pars
Anche Shell, Petrobras e Petronas esamineranno le prospettive del mega-giacimento
L'Eni, insieme a Shell, Petrobras e Petronas, è stata invitata dall'Iran a discutere dello sviluppo del mega-giacimento di South Pars. Lo ha detto, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, il ministro del Petrolio di Teheran, Bijan Zanganeh. Zanganeh si è anche soffermato sull'acquisizione di Maersk Oil da parte di Total, affermando che si tratta di un'operazione "un po' preoccupante per l'Iran".
Maersk aveva infatti presentato una proposta proprio per lo sviluppo di South Pars, tuttavia la recente acquisizione della società danese da parte del colosso francese Total potrebbe complicare la situazione e configurarsi come un caso di conflitto d'interessi: a luglio scorso, infatti, la stessa Total, che lavora con il Qatar sull'altro versante del giacimento, ha siglato il primo importante accordo di una major petrolifera in Iran dopo la fine delle sanzioni, proprio per una nuova fase di sviluppo del mega-giacimento di South Pars, promettendo un investimento di quasi 5 miliardi di dollari.
In ogni caso, ha aggiunto il viceministro Amir Hossein Zamaninia, entro la fine del 2017 verrà firmato un contratto con una compagnia internazionale per i piccoli giacimenti di Teymour, Mansouri e Changouli.