Liti di confine. Due compagnie rinunciano a perforare l’Adriatico croato
Greggio a basso prezzo e poca chiarezza sui limiti del giacimento con il vicino Montenegro: Marathon e Omv rinunciano alla gara
La compagnia texana Marathon Oil e l’austriaca Omv hanno rinunciato a sette licenze di ricerca di giacimenti di petrolio e metano che avevano vinto in Croazia nel piano del Governo di Zagabria di sfruttamento dell’Adriatico. I motivi sono le incertezze di confine fra i blocchi di fondale di spettanza della Croazia, contesi in parte dal Montenegro, e i prezzi bassi del petrolio, che rendono meno appetitosi gli investimenti.
Il ministero croato dell’Economia aveva concesso le licenze di esplorazione del sottosuolo in gennaio al consorzio formato dalle due compagnie, in cui la Marathon aveva il 60%. Altre due licenze di ricerca assegnate in gennaio dalla Croazia erano andate alla compagnia croata Ina; un’altra concessione era stata vinta dall’italiana Eni in associazione con l’inglese Medoil.
Leggi lo studio di Valutazione ambientale strategica della Croazia sul piano di ricerca di giacimenti in Adriatico.