Ultimi bagni - al via i bandi in Croazia per trivellare il mare Adriatico alla ricerca di gas e petrolio
Le riserve sono assai più ricche del previsto – Le concessioni all’inizio dell’anno prossimo
Mentre il Senato italiano vuole bloccare lo sfruttamento dei giacimenti italiani in Adriatico con l’obiettivo di fermare il progetto di Ombrina Mare davanti all’Abruzzo, il governo croato ha approvato una serie di decreti che danno il via libera alla pubblicazione di concorsi sulle concessioni per lo sfruttamento delle risorse di petrolio e di gas nell'Adriatico che, secondo il ministero croato dell'Economia, sarebbero molto più ingenti di quanto stimato in passato.
I bandi, che sono aperti dal 2 aprile, riguardano 29 zone nell'Adriatico sulle quali c’è il notevole interesse di una ventina di società, tra le quali figurerebbero anche alcune delle più importanti compagnie mondiali del settore energetico.
Il progetto di rilancio dell'esplorazione e sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio nell'Adriatico è iniziato la scorsa estate con l'analisi della morfologia sismica del sottofondo marino in base ai dati raccolti lungo 15mila chilometri a largo della costa croata. L'esplorazione è stata condotta dalla società norvegese Spectrum, su commissione del governo di Zagabria, con il metodo dello screening sismico.
Il bando sarà aperto per sei mesi, dopo i quali un'apposta commissione valuterà le offerte, secondo un sistema di criteri prestabilito, mentre le firme dei contratti di concessione dovrebbero arrivare all'inizio del 2015.