A Lodi stoccaggio di metano finanziato con 1 miliardo
È la prima infrastruttura energetica strategica promossa da un operatore indipendente
La società Ital Gas Storage, controllata da Morgan Stanley Infrastructure e Whysol Investments, annuncia il closing del contratto di finanziamento per complessivi 1.056,4 milioni di euro per progettare, realizzare e gestire il sito per lo stoccaggio di metano nel sottoruolo di Cornegliano Laudense (Lodi). Si tratta di un vecchio giacimento esaurito di gas, che verrà usato come serbatoio nel quale re-immettere e ri-estrarre il metano secondo le necessità. Gli stoccaggi sono per il mercato del gas un’infrastruttura fondamentale anche per ridurre i prezzi e rendere fluidi gli scambi, e quello di Cornegliano sarà il primo realizzato in gran parte con capitali internazionali da parte di un operatore indipendente.
Ital Gas Storage apporterà al sistema gas italiano nuova capacità di stoccaggio per circa 1,3 miliardi di metri cubi, con la possibilità di scambiare 27 milioni di metri cubi di gas al giorno sulla rete di trasmissione nazionale del gas, equivalenti a un incremento dell’8% dell’attuale capacità di stoccaggio e del 10% degli attuali volumi di stoccaggio giornalieri.
Il 15 marzo 2011, dopo un lungo iter autorizzativo, Ital Gas Storage ha ottenuto dallo Sviluppo economico una concessione di 40 anni per la trasformazione e la messa in esercizio di un impianto di stoccaggio di gas che verrà realizzato nell’area del giacimento esaurito a Cornegliano. I lavori sono iniziati alla fine dello scorso anno e la loro conclusione è in programma per la metà dell’anno 2018.
La realizzazione dell’impianto di stoccaggio di Cornegliano Laudense è stata affidata a Saipem e Schlumberger, gruppi leader del settore, che utilizzeranno tecnologie consolidate negli anni, in ottemperanza a tutte le stringenti normative di sicurezza applicabili. L’impianto ha grandi similitudini con altri siti di stoccaggio del gas già funzionanti con successo da diversi decadi nella Pianura Padana. Il contratto di finanziamento siglato rappresenta una delle principali operazioni di limited recourse project finance del mercato italiano in ambito energetico e la prima a livello europeo che utilizza questa tecnica di finanziamento per un’attività greenfield legata allo stoccaggio di gas naturale.
Il progetto riveste un ruolo chiave nella Strategia energetica nazionale delineata tre anni fa dai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e contribuirà alla stabilità e alla sicurezza del sistema energetico italiano fortemente dipendente dall’import, in particolare durante il picco di domanda dei periodi invernali.
L’operazione ha coinvolto un pool di banche internazionali guidate da Banca Imi nel ruolo di global coordination e structuring bank, insieme alle structuring banks Crédit Agricole, Ing e Natixis. Altri istituti finanziari (Bank of Tokyo-Mitsubishi, Société Générale, Ubi, Helaba, Banco Santander e Bbva) partecipano al finanziamento.
“Siamo molto orgogliosi di questo progetto, in particolare per le tecnologie impiegate e le misure di sicurezza adottate, le migliori ad oggi a disposizione sul mercato, con cui è stato sviluppato. Con questa operazione di finanziamento potremo inoltre contare su una solida struttura finanziaria grazie ai capitali raccolti da primari investitori internazionali e il forte sostegno di un pool di banche”, dice Alberto Bitetto, presidente e fondatore di Whysol e di Ital Gas Storage.