I manager dei colossi energetici chiedono all’Europa politiche più nitide
Documento del “Gruppo Magritte”: riforme, sicurezza degli approvvigionamento, meno sussidi
A Bruxelles in occasione del summit tra i capi di Stato e di Governo europei, durante il quale è stato affrontato un dibattito cruciale sul futuro energetico dell'Europa, gli amministratori delegati delle aziende che compongono il Magritte Group (Cez Group, Enel, Eni, EOn, Fortum, GasNatural Fenosa, GasTerra, Gdf Suez, Iberdrola, Omv, Rwe) hanno ribadito la necessità di prendere decisioni ambiziose, realistiche e tempestive, presentando a tal fine un elenco di raccomandazioni.
Già nel maggio scorso, sottolinea il Magritte, gli amministratori delegati avevano lanciato l'allarme sulla situazione in cui versa il mercato energetico europeo. I ceo hanno evidenziato che le attuali politiche energetiche delle istituzioni della Ue e degli Stati membri minacciano la sicurezza degli approvvigionamenti, incrementano le emissioni di CO2 e disincentivano gli investimenti nel settore, contribuendo all'elevato livello delle bollette energetiche dei cittadini e dei clienti industriali.
Per rispondere a queste grandi sfide, i leader delle società del gruppo Magritte hanno elaborato proposte concrete per rinvigorire la politica energetica dell'Europa.
I ceo, afferma una nota del gruppo, hanno contribuito attivamente al dibattito con i principali stakeholder per individuare delle riforme in grado di indirizzare la politica energetica europea sulla giusta strada. Il pacchetto 2030 della Commissione europea, che sarà discusso in occasione del Consiglio europeo, rappresenta un passo nella giusta direzione. Tuttavia, è fondamentale che i leader europei raggiungano un accordo sulla struttura di una nuova politica energetica per il periodo 2020-2030, al fine di evitare i rischi relativi all'aumento dei costi energetici, alla perdita di competitività e alle possibili carenze negli approvvigionamenti che il settore attualmente affronta.
Gli amministratori delegati delle società energetiche sono convinti che questo dovrebbe avvenire attraverso una politica energetica europea più omogenea, con un maggior livello d'interconnessione, una maggiore competitività e una maggiore stabilità e visibilità regolatoria, al fine di fornire ai clienti l'accesso all'energia pulita e affidabile a un prezzo competitivo. Per facilitare le decisioni su questi importanti temi, i ceo hanno presentato nove raccomandazioni al vertice europeo. Tra esse: soluzioni per rendere i prezzi europei dell'energia più competitivi, la necessità di optare per un unico obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2, la riorganizzazione del sistema di trading delle emissioni, misure relative ai capacity mechanisms volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico, integrazione delle energie rinnovabili mature nel mercato dell'energia, riducendo progressivamente i sussidi e valorizzando la produzione di gas domestica.