Petrolio. Aie: domanda record nel 2018, ma i paesi non-Opec andranno oltre
L’Agenzia internazionale dell’energia stima un incremento di 1,5 milioni di barili al giorno a 59,7 mbg per la produzione di questi paesi
Per i paesi non-Opec, Usa in testa, l'Agenzia internazionale dell'energia prevede un'accelerazione della produzione nel 2018 a un livello superiore all'aumento della domanda mondiale, mettendo a segno un nuovo record.
Nel rapporto mensile l'Aie (Agenzia internazionale dell’energia) stima un incremento di 1,5 milioni di barili al giorno a 59,7 mbg per la produzione di questi paesi, mentre la domanda mondiale sarebbe di 99,3 mbg l'anno prossimo, cioè 1,4 milioni di barili al giorno in più rispetto al 2017.
Solo gli Stati Uniti produrranno più di un milione di barili supplementari, arrivando a quota 14,1 mbg l'anno prossimo.
Una prospettiva che rischia di vanificare gli sforzi dell'Opec e di altri 11 paesi partner che non fanno parte del cartello, tra cui la Russia, ma si sono impegnati a ridurre la produzione fino a marzo 2018 per diminuire gli stock e sostenere il recupero dei prezzi dell'oro nero. Il costo del barile oscilla attualmente tra i 45 e i 50 dollari, oltre due volte meno che a metà 2014, prima che iniziassero a pesare gli effetti di un'offerta eccessiva.
"Sulla base delle nostre previsioni aggiornate per il 2017 e 2018, nello scenario che i paesi Opec continuino a rispettare l'accordo sui livelli di produzione, gli stock potranno tornare al livello desiderato prima del termine dell'accordo a marzo 2018", scrive l'Agenzia nel rapporto.