Petrolio. La produzione Opec scende a 31,9 milioni di barili al giorno
Gli Usa accelerano l’estrazione di greggio. L'Arabia Saudita, primo produttore Opec, si è mantenuta al di sotto della sua quota di 10 milioni di barili al giorno
La produzione di greggio da parte dei Paesi aderenti all'Opec è scesa di 153mila barili al giorno, a una media giornaliera di 31,93 milioni. È quanto si legge nel rapporto mensile dell'Opec.
L'andamento è stato in primo luogo dovuto all'impegno di riduzione dell'output siglato a fine 2016, che ha visto in particolare Emirati Arabi Uniti e Venezuela contrarre la propria produzione, nel mese di marzo, rispettivamente di 33mila e di 26mila barili al giorno. Significativi cali di output hanno riguardato Libia (-61mila), Nigeria (-30mila) e Iran (-29mila) che non hanno impegni di contenimento della produzione.
L'Arabia Saudita, primo produttore Opec, ha aumentato di quasi 42mila barili al giorno il proprio output, ma si è mantenuta al di sotto della propria quota di 10 milioni di barili al giorno.
Secondo l'Opec, nel 2017 l'industria petrolifera statunitense potrebbe accelerare di ulteriori 200mila barili al giorno la produzione, con un incremento rispetto al 2016 stimato in 540mila barili giornalieri.
La spinta dell’offerta statunitense unita alle minori riduzioni di produzione in Colombia e Cina è attesa sostenere il rialzo della produzione da Paesi non-Opec, che nel 2017 è stimato in 580mila barili al giorno a una media di 57,8 milioni.
L’Opec segnala che nel 2016 è rimasta invariata rispetto alle stime precedenti, con un +1,38 milioni di barili al giorno rispetto all’anno precedente che porta il consumo complessivo totale a 95,05 milioni di barili giornalieri.
Quanto ai prezzi, l'Opec indica che il prezzo al barile preso a riferimento, l'Opec Reference Basket, è sceso in termini nominali di 3,05 dollari (-5,7%) rispetto a febbraio a 50,32 dollari mentre in termini reali è sceso a 35,16 dollari al barile da 37,37.