L’Opec riduce l’estrazione. E gli Usa aumentano le scorte petrolifere
La produzione dei Paesi aderenti all’organizzazione cala di 226.400 barili al giorno a ottobre
La produzione di greggio è scesa di 226.400 barili al giorno a ottobre. Lo rende noto l'Opec, segnalando che l'output è crollato bruscamente in Arabia Saudita (di circa 69.900 barili al giorno). Il rapporto Opec segnala anche che i prezzi in ottobre del petrolio hanno registrato la più robusta flessione mensile dal 2012, portandosi al livello più basso da quattro anni.
Nel frattempo, l’altra settimana le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono cresciute di 2,6 milioni di unità a 381 milioni, mentre gli analisti attendevano un ribasso di un milione di barili dopo il calo di 1,74 milioni di unità precedente.
Secondo i dati diffusi dal dipartimento all'Energia, gli stock di benzina sono saliti di 1,03 milioni di unità a 204,5 milioni, dopo l'aumento di 1,81 milioni di barili dei sette giorni precedenti e il rialzo di 600mila unità previsto.
Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, sono scese di 2 milioni di unità a 114,7 milioni, mentre le stime erano per una frenata di 1,4 milioni di unità.
L'utilizzo della capacità degli impianti si è attestato al 91,2%, in rialzo dal 90,1% del dato precedente e più del 90,4% atteso dagli analisti.