Mercato del petrolio. Arabia e Russia più vicine sui tagli
I due Paesi sono pronti ad allungare a lungo, anche l’anno prossimo, il piano di tagli alla produzione di greggio per sostenere il prezzo
L’Arabia e la Russia tornano a riavvicinarsi dopo la caduta delle quotazioni del petrolio delle settimane scorse. I due Paesi, hanno detto i ministri dell’Energia Khalid al-Falih e Aleksandr Novak, sono pronti ad allungare a lungo, anche l’anno prossimo, il piano di tagli alla produzione di greggio per sostenere il prezzo. Non sono mai state esaminate nel passato ipotesi di un accordo così lungo.
Secondo al-Falih, che ha parlato durante un summit in Malesia, ”in base alle consultazioni che ho avuto con i Paesi partecipanti, ho fiducia che l’accordo sarà esteso alla seconda metà dell’anno e verosimilmente anche oltre. La coalizione dei produttori è determinata a fare qualsiasi cosa pur di raggiungere l’obiettivo di riportare il livello delle scorte in linea con la media degli ultimi cinque anni”.
Ha risposto Novak: “La Russia esprime piena solidarietà con gli sforzi dei nostri partner per ribilanciare i mercati petroliferi. Stiamo discutendo una serie di scenari e pensiamo che l’estensione per un periodo più lungo aiuterà ad accelerare il riequilibrio del mercato”.
La discussione tra i Paesi Opec e tra l’Opec e gli altei Paesi produttori ha cambiato contenuti. Non si discute più se continuare a tagliare la produzione, bensì per quanto tempo continuare a tagliare, anche perché la ripresa della Libia e l’accelerazione produttiva dai giacimenti Usa ha abbassato i prezzi e ha vanificato l’operazione di riduzione della produzione di petrolio.