Il premier polacco Tusk fa dimettere il suo ministro del Tesoro: si era accordato con Gazprom senza dirglielo
La bufera si è scatenata dopo che ha saputo solo dai media di un’intesa per l'avvio dei lavori del secondo tratto del gasdotto Yamal-Europa, progettato per veicolare gas dalla Russia alla Croazia attraverso Polonia, Slovacchia ed Ungheria
Il premier polacco Donald Tusk ha sollevato dall'incarico il ministro del Tesoro, Mikolaj Budzianowski, dopo la bufera scatenata da una lettera d'intenti sottoscritta due settimane fa da Gazprom ed EuRoPol Gaz (società controllata dalla stessa Gazprom e dal colosso energetico polacco PGNiG), per l'avvio dei lavori del secondo tratto del gasdotto Yamal-Europa, progettato per veicolare gas dalla Russia alla Croazia attraverso Polonia, Slovacchia ed Ungheria.
Nei giorni scorsi Tusk ha scoperto l'esistenza dell'accordo dai media, scatenando una forte reazione dell'opposizione che aveva chiesto le immediate dimissioni di Budzianowski: il premier ha però preso tempo, incaricando il ministro degli Interni, Bartolomiej Sienkiewicz, di preparare un rapporto sulla vicenda, i cui risultati sono stati presentati alla stampa.
Secondo il documento, gli interessi economici della Polonia e i rapporti con l'Ucraina “non sarebbero stati danneggiati” dalla sottoscrizione della lettera d'intenti, anche se è “completamente mancata” un'adeguata informativa sull'esistenza dei negoziati e la sua conclusione. Tusk si aspetta dal nuovo ministro del Tesoro di “ripristinare la vigilanza sul settore energetico” e di prendere “le opportune decisioni” nei confronti del PGNiG.