Gazprom – Intanto crollano i profitti nel primo trimestre 2012
Diminuite le vendite in Europa e nei Paesi dell'ex Unione sovietica, i due principali mercati del gruppo
Non sono solo le inchieste di Bruxelles: anche i conti contribuiscono a impedire al management di Gazprom sonni tranquilli. Il colosso russo ha registrato un calo del 23,5% dell'utile netto nel trimestre, dovuto alla diminuzione delle vendite in Europa e nei Paesi dell'ex Unione sovietica, i due principali mercati del gruppo. In base agli standard contabili Ias, l'utile netto per il periodo da gennaio a marzo è sceso a 357,8 miliardi di rubli (11,1 miliardi di dollari) da 460,5 miliardi di rubli un anno prima, a seguito di un calo dell'otto per cento dei volumi consegnati in Europa. Il Vecchio Continente fa affidamento per oltre un quarto delle forniture di gas sulla Russia e sta attraversando una fase di crisi economica che deprime i consumi energetici. Gazprom ha annunciato di aver consegnato il 32% di gas in meno ai Paesi ex sovietici, ma anche di aver dovuto comprare meno gas dai paesi centroasiatici.
Nello stesso periodo, l'indebitamento netto del gruppo è sceso del 31%, passando da 1.030 a 719 miliardi di rubli, grazie al rimborso di impegni in scadenza e all'apprezzamento del rublo su dollaro ed euro.