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I costi dell’energia. Il gas rincara. La Commissione Ue e il governo non sanno che fare

where Milano when Lun, 10/02/2025 who roberto

La Commissione Ue ammette costi che si aggireranno intorno ai 50 euro/MWh per tutto l’anno; Pichetto ricorda al question time l’energy release per gli energivori; l’allarme dei cementieri e i costi del nucleare

Con un costo del gas che al Ttf di gas-production-stockvault.jpgAmsterdam si avvicina ai 55euro/MWh, tiene banco la questioni dei costi energetici per famiglie ed imprese: i prezzi quest'anno saranno più alti rispetto al 2024, ha già stimato in settimana la Commissione europea, spiegando che sul mercato pesa la fine delle forniture dalla Russia attraverso l’Ucraina. A Bruxelles si comincia nuovamente a pensare di sganciare il prezzo dell'energia elettrica da quello del metano, per abbassare le bollette grazie ai costi di produzione delle rinnovabili.
 
Le previsioni di Bruxelles
Bruxelles prevede dunque che i prezzi all'ingrosso si manterranno tra i 40 e i 50 euro al megawattora. Secondo la Commissione, i mercati del metano saranno "fragili" per alcuni mesi, ma il problema è più profondo. I prezzi del gas per l'industria europea rimangono "quasi cinque volte più alti" rispetto agli Stati Uniti. Il 26 febbraio prossimo, la Ue rivelerà il suo piano per far scendere i costi dell'energia. Dalla borsa del gas di Amsterdam, giorni fa il Ttf, è subito arrivata la conferma all'allarme di Bruxelles. La quotazione del metano è salita del 3,2%, arrivando a 55,05 euro al megawattora, il valore più alto dal 2023. Dall'inizio dell'anno si registra un aumento del prezzo del 12,6%. Secondo gli analisti, la responsabilità immediata è delle temperature più rigide e della guerra commerciale in arrivo con gli Stati Uniti.
 
Pichetto e le bollette
Interrogato sull’argomento al question time, il ministro della sicurezza energetica Gilberto Pichetto ha ricordato che tra le iniziative governative per ridurre il costo dell'energia vi sono le soluzioni previste dal Pniec, tra cui l’energy release finalizzata a promuovere il contributo delle imprese energivore alla creazione di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
“Gli incrementi dei prezzi dell’energia per famiglie e imprese, registrati nell’ultimo periodo – rileva Pichetto – sono riconducibili all’elevata variabilità del livello dei prezzi sui mercati all’ingrosso delle materie prime energetiche tendenzialmente in crescita in tutta Europa, che a sua volta dipendono da una serie di fattori tra cui, in particolare, le tensioni geopolitiche in alcune aree del mondo”.
 
I consumatori
Anche i consumatori fanno sentire la loro voce con Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “visto che ai prezzi di gennaio la bolletta del gas è già stratosferica, pari, su base annua, nell'ipotesi di prezzi costanti, a 1393 euro, per un utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, è urgente che nel prossimo Consiglio di ministri il Governo intervenga reintroducendo gli sconti Draghi, almeno per chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate, visto che il Governo Meloni aveva riabbassato le soglie Isee da 15mila a 9.530 euro".
 
L’allarme dei cementieri
Anche la filiera del cemento e calcestruzzo, rappresentata da Federbeton Confindustria, ha espresso preoccupazione per il caro gas attraverso il direttore generale Nicola Zampella: «L’aumento attuale del prezzo del gas incide pesantemente sul costo dell’energia, voce di spesa fondamentale per le aziende del settore, provocando un aumento dei costi di produzione del cemento di 80 milioni di euro all’anno. Un peso che riduce la competitività delle imprese e rallenta la transizione energetica di un settore già in difficoltà a causa delle crescenti importazioni da Paesi extra-Ue che, non avendo gli stessi standard ambientali europei, hanno costi di produzione più bassi». «Per garantire maggiore stabilità e competitività, proponiamo tre azioni chiave: diversificazione energetica, incentivando combustibili alternativi come i css per ridurre la dipendenza dai fossili; semplificazione normativa, eliminando barriere burocratiche all’adozione di soluzioni sostenibili e sostegno agli investimenti tecnologici, con incentivi per la cattura e lo stoccaggio della CO₂», ha concluso il direttore generale dell’associazione.
 
I costi del nucleare
E poi c’è la grande scommessa del governo sul nucleare: sulla questione costi Pichetto, sempre nel question time ha precisato che "solo nel momento in cui vi sarà lo strumento di valutazione del costo della produzione di energia da nucleare, a valle del quadro normativo che si sta delineando, lo Stato valuterà se ed eventualmente di quanto integrare la tariffa, allo stesso modo che sta facendo con il fotovoltaico o l'eolico, per creare il maggior vantaggio possibile al Paese".
Stando però all’opposizione non è così: "Rispondendo ad una domanda sui costi dell'energia nucleare, il delegato per l'energia del presidente di Confindustria, Aurelio Regina, ha detto chiaramente che nessuno oggi può dare una chiara determinazione dei costi dell'energia elettrica dal nucleare”, ha detto la capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive Francesca Ghirra, dopo le audizioni svolte in merito ad una indagine conoscitiva sull'energia nucleare. Tuttavia ha poi aggiunto che sulla base dei calcoli di Edison il costo a megawattora del nuovo nucleare sarebbe simile a quello delle rinnovabili: “Questa è una autentica boutade".

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