I soldi del gas. Crotone spera di incassare una dozzina di milioni dalle piattaforme Eni
Secondo il Comune di Crotone la compagnia petrolifera dal 2016 deve quasi 3,2 milioni, ma l’esito dei giudici inciderà anche sugli altri giudizi per un totale di oltre 8 milioni di euro. Intanto, dalle royalty del metano arriveranno ai crotonesi 4,5 milioni già disponibili per un totale di oltre 12 milioni, con la previsione di nuovi potenziamenti delle estrazioni
I giacimenti non piacciono finché non portano soldi. Ed è tempo di decisioni definitive per il contenzioso che divide l’Eni e il Comune di Crotone, il quale ha chiesto al colosso petrolifero di pagare l’Imu legata alla presenza in mare delle piattaforme Luna A, Luna B e Hera Lacinia Beaf che estraggono il metano al largo delle coste calabresi.
La Corte di Cassazione – leggiamo sulla Gazzetta del Sud - ha fissato per il 12 marzo l’udienza che non solo servirà a definire il braccio di ferro tributario sull’imposta municipale del 2016 pari a quasi 3,2 milioni di euro che viene rivendicata dall’ente. L'esito del procedimento inciderà a cascata anche sugli altri giudizi ancora pendenti centrati sugli accertamenti emessi dal Municipio per incassare l’Imu degli anni 2017-2018-2019 per un ammontare di oltre 8 milioni di euro.
L’Eni spera di annullare la sentenza della Commissione tributaria regionale della Calabria secondo cui il fondo marino – si legge nella sentenza – il quale appartiene al demanio dello Stato e il diritto al suo sfruttamento minerario è soggetto a concessione e per questo motivo, tutti i fabbricati che si trovano sul territorio nazionale sono imponibili e soggiacciono al pagamento dell’imposta immobiliare. Diversa la posizione dell’Eni, poiché le piattaforme sono fuori dal territorio del comune, il quale si ferma alla battigia e non ricomprende il mare, che è demanio.
Fiume di royalty
Intanto, per il periodo di estrazione dal 2019 al 2023, sono disponibili 4,5 milioni di euro che il comune di Crotone che utilizzerà per vari ambiti: verde pubblico, pulizia di fossi e canali, igiene urbana, sviluppo delle attività economiche del centro storico e del settore turistico.
Nei progetti di spesa dell'amministrazione del sindaco, Vincenzo Voce, c'è anche la tranche per l'anno in corso derivante dall'accordo siglato con Eni nel 2022 (pari a 16,75 milioni di euro), per il potenziamento dell'estrazione di gas. “Nel 2025 – ha spiegato il vicesindaco Sandro Cretella – sono previsti interventi per 2,270 milioni di euro: 1,2 milioni per la riqualificazione viaria, 800mila per la riqualificazione di beni comunali, 100mila euro per opere artistiche e 170mila euro per marketing e comunicazione”.