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Per tutti gli isotopi! Per Krško 2 restano in lizza Westinghouse e Edf. I coreani di Khnp lasciano

where Lubiana (Slovenia) when Lun, 10/02/2025 who roberto

L’investimento per il nuovo reattore sarà compreso tra i 9,3 e i 15,4 miliardi. Le tecnologie in lizza sono il modernissimo reattore pressurizzato Westinghouse “AP 1000” o quelli transalpini, più potenti, ossia l’Epr 1200 o l’Epr 1650

I coreani di Khnp hanno abbandonatonuklearnaelektranakrsko-wikimedia-commons.jpg la gara per la costruzione della centrale nucleare slovena di Krško2. Non hanno infatti preparato lo studio di fattibilità richiesto – stando a quanto dichiarato da Gen Energija, colosso sloveno dell’energia incaricato dei lavori preparatori - lasciando il campo agli altri due pretendenti, l’americana Westinghouse e la francese Edf: Westinghouse Electric ha firmato un contratto con Gen energija per condurre uno studio di fattibilità tecnica per l'implementazione di un reattore AP1000. L’appaltatore con sede negli Stati Uniti ha dichiarato di aver collaborato con la sudcoreana Hyundai Engineering and Construction per l’attività. EDF, di proprietà statale francese, sta invece conducendo uno studio separato ed entrambi valgono 8,3 milioni di euro, secondo Gen energija. La consegna è prevista entro la fine di settembre. La metà dell’attuale centrale nucleare di Krško è di proprietà della vicina Hrvatska elektroprivreda (gruppo Hep), controllata dal governo croato. La struttura si basa sulla tecnologia Westinghouse. 
Un progetto complesso
Il progetto – leggiamo su Nordest.it - è certamente strategico per il Paese, ma rimane al momento un obiettivo dai contorni confusi e dal numero elevato di variabili. La scelta cadrà o su un modernissimo reattore pressurizzato Westinghouse AP 1000 o su quelli transalpini, più potenti, ossia l’Epr 1200 o l’Epr 1650. Si tratterebbe di uno sviluppo positivo, che da una parte semplifica la futura scelta del reattore, garantendo al contempo la concorrenza tra giganti specializzati sul fronte del nucleare, ha assicurato il direttore generale di Gen Energija, Dejan Paravan, che ha ricordato che l’investimento futuro si aggira tra i 9,3 e i 15,4 miliardi di euro e che non ci sono cambiamenti nel budget previsto per l’impianto, anche dopo l’uscita di scena dei sudcoreani.
 
La strada degli Smr
Lubiana guarda ancora con interesse anche ai piccoli reattori modulari (Smr), una soluzione non ancora disponibile ma che sta già alimentando numerosi investimenti in giro per il mondo con i cinesi e i russi più avanti degli altri. In Slovenia, intanto un’agenzia di consulenze americana sta già lavorando a uno studio sulle possibili location del primo Smr: sulla lista delle località papabili, l’area della centrale termoelettrica di Sostanj, l’ex centrale di Trbovlje, ma anche Bericevo, nell’estrema periferia di Lubiana.

immagini
Nuklearna_elektrana_Krško-wikimedia-commons