Il premier tunisino Essebsi incontra Calenda e Galletti
Energie rinnovabili, l’elettrodotto di alta tensione nel canale di riciclia e altri progetti al centro degli incontri
"Il Governo italiano è determinato a rafforzare ulteriormente la collaborazione con la Tunisia, non solo favorendo i rapporti economici tra gli imprenditori dei due Paesi ma anche stimolando la cooperazione su programmi strategici e su temi prioritari per entrambi i Paesi quali l'elettrodotto Elmed". Lo ha affermato il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in occasione di un incontro economico con il presidente della repubblica tunisina Beji Caid Essebsi in visita di Stato a Roma.
Hanno partecipato all'incontro anche il ministro tunisino degli Affari Esteri, il ministro dello Sviluppo degli Investimenti e della Cooperazione Internazionale e il ministro del Turismo, nonché una qualificata rappresentanza di imprenditori dei due Paesi.
Inoltre, Italia e Tunisia siglano un accordo tecnico per rafforzare la cooperazione sull'energia pulita, il contrasto al cambiamento climatico, la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile. A firmarlo il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e il ministro degli Affari Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui, per conto del ministro dell'Energia, delle Miniere e delle Energie Rinnovabili Hela Cheikhrouhou.
Incontro sull’energia - Rivolgendosi in particolare agli imprenditori, il ministro Calenda ha assicurato che il Governo italiano fornirà loro assistenza per lo sviluppo degli investimenti bilaterali e ha annunciato l'organizzazione di una missione economica in Tunisia "per rafforzare i progetti di collaborazione già esistenti e creare la base per nuove iniziative di investimento".
Tra queste, il ministro ha in particolare menzionato l'interesse italiano per il progetto di interconnessione elettrica Elmed, "considerato un progetto prioritario per i nostri due Paesi e suscettibile di rafforzare la sicurezza energetica nonché il partenariato tra i Paesi Euromed a favore della stabilità della regione". L'Italia riveste un ruolo storicamente importante negli scambi commerciali con la Tunisia: nel 2015 rappresentava il 2° paese di destinazione - dietro solo alla Francia - delle merci tunisine, con una quota pari al 17,2% e il secondo mercato di provenienza, sempre alle spalle dello Stato transalpino, dei beni acquistati dalla Tunisia, con una incidenza del 16,5%. Posizioni confermate nei primi 5 mesi del 2016.
Accordo sull’ambiente - L'accordo si inquadra nell'ambito dell'attuazione dei piani nazionali di riduzione delle emissioni concordati nell'accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi. Tra i progetti e le attività, che il ministero dell'Ambiente cofinanzierà per un importo non superiore ai due milioni, sono previsti scambi di esperti e di studi tecnici, campagne di sensibilizzazione, formazione di capacità e trasferimento tecnologico. Per il ministro dell'ambiente Galletti "si tratta di un'intesa di particolare importanza, che rafforza lo scambio con un Paese strategico nel Mediterraneo, che ha bisogno di far crescere la sua economia puntando sulla leva ambientale". La firma si è svolta nell'ambito della definizione di sei accordi di cooperazione tra i due Paesi, in una cerimonia cui ha partecipato il Presidente della Repubblica tunisina Beji Caid Essebsi , in visita di Stato in questi giorni in Italia, il ministro degli Esteri Angelino Alfano, il viceministro agli Esteri Mario Giro, il sottosegretario ai Beni Culturali e Turismo Dorina Bianchi.