Strategie. La Commissione europea non vuole più trivellazioni per petrolio o gas nelle
La strategia europea punta a possibili moratorie già attuate con partner come Stati Uniti, Canada o Groenlandia
L’Unione europea ritiene che nelle regioni artiche petrolio, carbone e gas debbano rimanere nel suolo. È quanto indica la nuova strategia per l'Artico proposta dalla Commissione, con l’obiettivo di limitare l'estrazione di combustibili fossili accelerando in tal modo la transizione energetica globale.
No a nuove risorse artiche
Bruxelles è allineata alle posizioni dell’Agenzia internazionale, secondo cui “non abbiamo più bisogno di nuovi giacimenti di petrolio e di gas naturale nella prospettiva dell'azzeramento delle emissioni nette" nel 2050. La Ue intende esaminare con i partner la definizione di un obbligo giuridico multilaterale volto a non consentire l'ulteriore aumento delle riserve di idrocarburi nell'Artico o nelle regioni contigue, né l'acquisto di tali idrocarburi qualora dovessero essere prodotti.
Potenziale per le rinnovabili
Secondo Bruxelles, ci si potrebbe basare sulle moratorie parziali sulla prospezione di idrocarburi nell'Artico già attuate con partner come gli Stati Uniti, il Canada o la Groenlandia. L'Artico ha un enorme potenziale per le energie rinnovabili (geotermica, eolica, idroelettrica e idrogeno verde).