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​Taglio dei distributori di benzina, Faib-Fegica e Figisc: bene l’apertura del tavolo al ministero

where Roma when Lun, 11/11/2013 who redazione

I gestori però esprimono anche preoccupazione “per i continui e ripetuti tentativi di forzare attraverso la sistematica minaccia di calendarizzare l’approvazione di specifici provvedimenti ad hoc senza tener conto del tavolo di confronto”

Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, le associazioni di categoria a tutela dei benzinai, sono pronte ad offrire tutta la loro collaborazione per giungere in tempi rapidi alla definizione di un progetto di razionalizzazione governata della rete di distribuzione carburanti, finalizzato a ridurre il numero di punti vendita attraverso la chiusura di impianti inefficienti ed incompatibili con la legislazione vigente. A questo proposito, si legge in nota congiunta, le assogestori “accolgono positivamente l’avvio di un tavolo di confronto, peraltro ripetutamente richiesto e sollecitato, presso il ministero dello Sviluppo economico con la partecipazione di tutti gli operatori del settore.” Allo stesso tempo, però, esprimono “tutta la loro preoccupazione per i continui e ripetuti tentativi di forzare e vanificare una tale fase di confronto che maturano evidentemente in ambienti governativi, attraverso la sistematica minaccia di calendarizzare l’approvazione di specifici provvedimenti ad hoc, senza tenere in alcun conto l’andamento dei lavori del tavolo di confronto. Provvedimenti che, per quanto possa essere ravvisato nella evoluzione di bozze più o meno confermate, tutti contengono una evidente incoerenza tra gli ambiziosi obiettivi posti (chiusura di 5000 impianti e azzeramento del differenziale di prezzo rispetto al resto d’Europa) e le inadeguate scelte legislative in corso di adozione”. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio - conclude la nota - “sostengono la necessità di consentire alla fase di confronto avviato di completare la propria funzione ed evitare inutili e dannose forzature che non otterrebbero altro effetto che produrre nuove fibrillazioni nel settore”.
 
 

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