Trimestrali, E.On in linea con le previsioni
Ebitda rettificato e utile netto inferiori ai risultati dello stesso periodo dello scorso anno, significativa riduzione dell’indebitamento
Margini in diminuzione, con Ebitda che si aggira tra 3,6 miliardi, ma anche riduzione dell’indebitamento complessivo. È, in estrema sintesi, la fotografia dei conti E.On nel primo trimestre 2013.
Tra gennaio e marzo il colosso tedesco ha registrato un Ebitda di circa € 3,6 miliardi, inferiore di 200 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le dismissioni hanno determinato una riduzione dei profitti, una minore produzione e una diminuzione dei margini nella generazione da fonte fossile per €0,1 miliardi rispetto al periodo precedente.
Utili - I profitti sono stati positivamente interessati da risparmi sui costi per 100 milioni conseguiti grazie al programma di efficientamento previsto e da maggiori rendimenti nel segmento delle rinnovabili, dovuti all’ampliamento della capacità di generazione installata. L’utile netto sottostante è sceso da €1,7 miliardi del primo trimestre dello scorso anno a €1,4 miliardi. La riduzione è stata comunque parzialmente controbilanciata da svalutazioni leggermente inferiori e da minori spese per interessi.
Investimenti - Gli investimenti del Gruppo sono scesi del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 900 milioni. Il flusso di cassa operativo di € 1,6 miliardi è considerevolmente superiore rispetto agli €0,4 miliardi del primo trimestre 2012.
Debiti - L‘indebitamento netto del Gruppo si è poi attestato a € 31,6 miliardi al 31 marzo 2013, registrando una riduzione di € 4,3 miliardi rispetto all’anno precedente. Le ragioni principali di tale miglioramento sono riconducibili ai ricavi provenienti dalle dismissioni e dal positivo flusso di cassa che ha superato le spese per investimenti. Il debito finanziario netto è sceso a €10,4 miliardi nel primo trimestre.
L’ad di E.On Italia Miguel Antoñanzas intervenendo, invece, alla IV Conferenza di Diritto dell’Energia sul tema della riforma delle tariffe del gas e in particolare sull’aumento del peso dei prezzi spot rispetto ai take or pay, ha ricordato come “la riforma debba opportunamente allinearsi al mercato con la dovuta gradualità”. “Al mercato - ha concluso -serve chiarezza e tempistica delle formule di aggiornamento delle tariffe e adeguato anticipo delle delibere rispetto ai tempi di attuazione”.