Trivelle: la Basilicata contro lo Sblocca Italia ricorrerà alla Consulta
La Regione chiede di cambiare la legge “Sblocca Italia”, altrimenti impugnerà la norma alla Corte Costituzionale
Modificare la legge “Sblocca Italia”, ripristinando il principio di “leale” collaborazione tra Stato, Regioni e enti locali, o in caso contrario impugnare la norma alla Corte Costituzionale. È la linea decisa dalla Regione Basilicata.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza una risoluzione, proposta dal capogruppo del Pd Roberto Cifarelli, che impegna il presidente della Giunta regionale a impugnare l'articolo 38 della legge 164/2014 (Sblocca Italia) se non saranno accolte le modifiche proposte nella legge di stabilità 2015 oppure nella Milleproroghe.
Con lo stesso documento, il Consiglio invita il presidente della Regione Marcello Pittella a tenere “aperto il confronto politico-istituzionale con le altre Regioni, i rappresentanti parlamentari del territorio ed il Governo” per giungere a “un'intesa equilibrata fra Stato, territorio e autonomie locali, per salvaguardare l'interesse della comunità lucana superando la pregiudizievole semplificazione amministrativa del titolo concessorio unico in materia di ricerca e coltivazione degli idrocarburi”.
La Basilicata chiede che rientrino nell'alveo regionale le competenze in materia di Via e Via-Vas coinvolgendo anche i Comuni e le Province nei processi decisionali ed in tutti i percorsi amministrativi che impattano con l'ambiente e con la salute.