Trivelle, blitz mancato della Lega in Commissione Bilancio
La proposta puntava a cancellare la moratoria M5S per le attività in essere
La Lega ha presentato alla Camera un emendamento sul tema delle trivellazioni nell’ambito del decreto crescita, dove è in corso l'esame delle commissioni Bilancio e Finanze. L'emendamento, firmato da Laura Cavandoli, è stato dichiarato inammissibile. Tuttavia resta il segnale "politico", preludio forse di nuovi tentativi alla prima occasione utile di ridiscutere il controverso tema, su cui i due alleati di governo si erano combattuti fino all'orlo della crisi quando, appena quattro mesi fa, la moratoria fu inserita nel decreto semplificazioni.
Nel merito, l'emendamento puntava ad abrogare la moratoria (prevista fino a un massimo di due anni in attesa del Piano delle aree idonee) relativa alle attività di prospezione e ricerca di petrolio e gas che sono già in essere. L'emendamento confermava invece la moratoria relativa alla richiesta di nuovi permessi.
La proposta della Lega, che ha messo in agitazione diversi esponenti dei Cinque Stelle, punterebbe anche a posticipare l'aumento dei canoni pagati dai concessionari (spostando l'entrata in vigore dal 1° giugno 2019 al 1° dicembre 2020) e a consentire nuove domande di proroga delle concessioni per l' estrazione che dovessero risultare incompatibili quando sarà adottato il Piano delle aree idonee.