Trivelle. È nato il comitato “Vota sì per fermare le trivelle”. E nasce anche il comitato del “forse”
Iniziativa di Greenpeace. Il movimento Primavera Irpinia non è contro le perforazioni ma chiede che venga dedicato più spazio allo studio del tema
È nato il comitato nazionale delle associazioni “Vota sì per fermare le trivelle”. Lavorerà per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile sulla durata delle concessioni alle attività petrolifere in mare. Nel dettaglio la Legge di Stabilità, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, consente il rinnovo delle concessioni già attive fino a esaurimento del giacimento. Secondo il comitato nazionale il vero quesito è: “Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”.
A sostegno del referendum, giorni fa alcuni attivisti di Greenpeace hanno manifestato a Roma, in piazza Venezia, davanti all'Altare della Patria. Nell’aiola centrale della piazza gli attivisti hanno disposto alcuni modelli di trivelle e hanno aperto un lungo striscione "L'Italia non si trivella".
A metà strada fra il sì e il no si colloca il movimento Primavera Irpinia, vicino a Forza Italia. “Noi di Primavera Irpinia non siamo contrari alle trivellazioni - ha detto il presidente, Sabino Morano - e non siamo per i pregiudizi ma siamo per la riflessione e la ricerca”. Secondo Morano, “il dibattito è molto complesso. Penso che qualsiasi opportunità di sviluppo economico debba essere almeno vagliata senza pregiudizi e con particolare attenzione. In questo Paese non possiamo essere contrari a tutto, ma dobbiamo almeno dare spazio agli studi, alle ricerche e valutare”.