Trivelle. Il Governo ha fissato per il 17 aprile il referendum no triv. Proteste per la data
I movimenti referendari chiedevano l’accorpamento con le elezioni amministrative per alzare il quorum. Il quesito
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per l'indizione del referendum popolare no triv. La consultazione si terrà il 17 aprile.
Il referendum chiede che venga abrogata la norma che, per i giacimenti già in attività in mare, nelle acque territoriali entro i 22,2 chilometri dalla costa, consente di allungare la durata della concessione fino alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale.
Le associazioni no triv sostenevano l’accorpamento della consultazione insieme con le elezioni amministrative di giugno, in modo che il quorum fosse aiutato dall’affluenza alle urne.
Greenpeace - Andrea Boraschi, responsabile clima ed energia di Greenpeace, afferma: "È una decisione antidemocratica e scellerata, una truffa pagata coi soldi degli italiani. Renzi sta giocando sporco, svilendo la democrazia a spese di tutti noi". Per Greenpeace è chiarissima la volontà di “scongiurare il quorum referendario, non importa se così si sprecano centinaia di milioni di soldi pubblici per privilegiare i petrolieri”. Greenpeace aveva lanciato una petizione per chiedere un “election day”, alla quale hanno aderito 68mila firme.
Coordinamento No Triv - Per il Coordinamento No Triv, “il Governo decide di non risparmiare circa 360 milioni di euro di denaro pubblico. La campagna referendaria si aprirà formalmente solo con il decreto di indizione del Capo dello Stato e solo a partire da quel momento i mezzi di comunicazione di massa saranno tenuti a concedere ai delegati regionali gli spazi previsti.
D'altra parte, dinanzi alla Corte Costituzionale pendono ancora due conflitti di attribuzione”.
Il Fai Fondo Ambiente Italiano - Il Fai Fondo Ambiente Italiano ritiene “un grave errore non aver accorpato il referendum con le elezioni amministrative in programma a giugno”. Secondo il Fai, il referendum costerà oltre 300 milioni di euro e due mesi sono troppo pochi per informare gli italiani.