Via libera di Obama alle trivellazioni in Atlantico, moratoria allo studio per l’Alaska
Il programma quinquennale prevede ricerche di giacimenti davanti a Virginia, Carolina e Georgia ma non davanti alla Florida. Il divieto per l’Artico deve essere approvato dal Congresso
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha intenzione di salvaguardare l'Artico, ma ha invece dato il via libera per le trivellazioni offshore in una vasta area dell'Atlantico di fronte a Virginia, Carolina e Georgia ma non davanti alla Florida, come chiedevano le compagnie. La decisione fa parte del piano quinquennale per le licenze per le trivellazioni nelle acque federali tra il 2017 e il 2022.
Annunciando il via libera alle trivellazioni, Obama sta cercando un equilibrio tra energia e ambiente, impossibile da ottenere durante il primo mandato, a causa del disastro ambientale provocato dalla Bp. Il piano aprirà alle trivellazioni una zona dell'Atlantico, nel sud-est del Paese, che le compagnie volevano da tempo sfruttare, e una nuova porzione del golfo del Messico.
L'amministrazione, invece, considera off limits 5 milioni di ettari dell'Artico in Alaska, dove c’è l'Arctic National Wildlife Refuge, oltre ai 3 milioni di ettari già sotto protezione, per impedire le trivellazioni e vietare in queste aree anche la costruzione di strade e di qualsiasi altro tipo di infrastrutture. Il progetto per l’Alaska avrà bisogno dell'approvazione del Congresso e riguarda anche un'ampia parte di territorio costiero, ricco di giacimenti. Potrà essere rivisto e il dipartimento dell'Interno terrà oltre venti audizioni pubbliche per discuterne, ma il dipartimento potrà ridurre, non espandere, le zone proposte per le trivellazioni.
“È una proposta equilibrata che renderà disponibile circa l'80% delle risorse non scoperte, tecnicamente recuperabili, proteggendo aree che sono semplicemente troppo speciali” ha detto Sally Jewell, a capo del dipartimento dell'Interno.
I membri in Congresso di entrambi i partiti degli Stati costieri hanno sostenuto per anni la necessità di aprire l'Atlantico alle trivellazioni. Secondo il dipartimento dell'Interno, ci sarebbero 3,3 miliardi di barili di petrolio recuperabile e 900 miliardi di metri cubi di gas naturale.
Nell’87 l’amministrazione Reagan, pur sottolineando il valore dell'Arctic National Wildlife Refuge, aveva dato ampio via libera alle trivellazioni, considerandole “fondamentali”. La senatrice repubblicana Lisa Murkowski, rappresentante dell'Alaska, presiede la commissione che si occupa di politiche energetiche e ha già annunciato che si batterà contro il provvedimento. “È chiaro che questa amministrazione non si preoccupa realmente della gente che vive e lavora in Alaska - ha detto Murkowski - ma solo del suo territorio. Non riesco a capire perché sia possibile discutere con l'Iran e non invece con l'Alaska e la sua gente”.