Al via in Slovacchia il gasdotto che rifornisce l’Ucraina dall’Europa
La vecchia tubazione è stata riattivata e riduce la dipendenza di Kiev dalla Russia
La Slovacchia ha inaugurato il gasdotto per trasportare il gas proveniente dalle riserve che i paesi europei accumulano sugli stock acquistati dalla Russia in Ucraina.
L'infrastruttura, inutilizzata fino a pochi mesi fa e che da oggi viene impiegata secondo accordi bilaterali sottoscritti da Kiev e Bratislava lo scorso aprile e grazie ai test condotti il mese scorso, ha una capacità limitata che la compagnia di stato slovacca per il gas intende aumentare a breve. L'Ucraina auspica di riuscire a importare attraverso l'inversione del flusso del gas russo almeno il 40 per cento del suo fabbisogno, includendo anche il gas proveniente da snodi polacchi e ungheresi.
"Se mettiamo insieme i tre punti di inversione in Slovacchia, Polonia e Ungheria possiamo raggiungere a medio termine i 25 miliardi di metri cubi di forniture di gas l'anno" che assicurerebbero una soluzione ai problemi attuali dell'Ucraina, ha spiegato il premier slovacco Robert Fico in una nota.