L’Autorità per l’energia avrà anche la delega sui rifiuti
Approvato l’emendamento del PD in Commissione bilancio. Confermato a cinque il numero dei componenti. Si chiamerà Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente
All’Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico spetteranno in futuro anche le competenze in materia di ciclo dei rifiuti. È stato infatti approvato un emendamento in Commissione Bilancio che ha come primo firmatario Giorgio Santini (PD). Nel testo in discussione nell’ambito della manovra finanziaria che sarà in aula in questi giorni è stata inserita anche la modifica del nome stesso dell’authority, che sarà Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
Tra le competenze che la norma attribuisce all'Autorità (nella foto i componenti con il commissario Canete) fanno la loro comparsa la definizione dei livelli di qualità dei servizi e la vigilanza sulla loro erogazione; la tutela dei diritti degli utenti; la definizione di schemi tipo dei contratti di servizio; la predisposizione e l’aggiornamento del metodo tariffario; la fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento; l'approvazione delle tariffe definite dall'Ato per il servizio integrato e dai gestori degli impianti di trattamento.
Viene inoltre confermato a cinque il numero di componenti del collegio dell'Autorità. L'attuale consiglio, di cinque membri compreso il presidente, dal prossimo rinnovo (tra sei mesi) doveva essere ridotto a tre componenti, in base alle norme sulla spending review contenute nel decreto “Salva-Italia” del Governo Monti.
L'emendamento alla Manovra approvato stabilisce che per la nuova Authority di regolazione per energia, reti e ambiente i componenti resteranno cinque, compreso il Presidente, da nominare su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico d'intesa con il Ministro dell'Ambiente.