Un bicchiere di vetro rotto può diventare un calice firmato: al via progetto del Consorzio di cristallo toscano
Il ristorante che si ritrova ogni sera con qualche bicchiere rotto potrà scambiare l’oggetto inutilizzabile con un bicchiere di cristallo nuovo, aggiungendo la somma di 1-1,50 euro a bicchiere, la metà del vero valore commerciale
Anche i bicchieri di vetri rotti possono avere nuova vita, grazie ad un’idea di un Consorzio di Cristallo toscano, in provincia di Siena. Il progetto pilota prevede la rottamazione dei calici rotti o dei calici usurati dai lavaggi, sostituendoli con altrettanti calici nuovi, a un prezzo irrisorio.
All’interessante progetto di riciclaggio del vetro sarà coinvolto il mondo delle hotellerie della ristorazione e del catering. Quelli che, per lavoro, rompono più bicchieri. In particolare, il locale che si ritrova ogni sera con qualche bicchiere rotto potrà scambiare l’oggetto inutilizzabile con un bicchiere di cristallo nuovo, aggiungendo la somma di 1-1,50 euro a bicchiere, la metà del vero valore commerciale.
Il progetto pilota di riciclo dei bicchieri di vetro ha coinvolto il territorio limitrofo al consorzio, includendo 50 esercizi della zona. Ma ora si pensa di estendere il progetto all’intera Toscana, coinvolgendo 200 esercizi e prevedendo la rottamazione di almeno 100mila calici. La scelta sostenibile del Consorzio arriva dopo due grandi crisi che hanno ridotto il fatturato dell’azienda del 40%: il riciclo dei vecchi bicchieri sembra la giusta soluzione per tornare sul mercato e attirare nuovi clienti grazie alle scelte green.